chiuso nel retrobottega della farmacia che ha da poco acquistato a bellano, il dottor aiace debouche sta facendo i suoi conti e le sue valutazioni. e una sera di febbraio del 1920, ovattata dalla neve copiosa che ha imbiancato le rive del lago e coperto il paese di una coltre immacolata. il risultato delle analisi del dottore appare quanto mai eloquente, ma la causa un po? meno. forse bisognerebbe indagare sulla scarsa varieta dell?alimentazione dei suoi nuovi concittadini, oppure verificare la presenza di una tara genetica che si tramanda di generazione in generazione, sta di fatto che data la fequenza con cui vengono richiesti alcuni tipi di farmaci e evidente che il malessere piu diffuso in paese sia la stitichezza. e lui, uomo di scienza dalle robuste ambizioni, si sente percio investito del compito di trovare un rimedio potente e infallibile. ma per il dottor debouche l?arrivo a bellano non riserva solo peculiarita di tipo sanitario. vi trova una comunita con le proprie gerarchie, i propri riti e una spiccata tendenza al pettegolezzo. e anche la squisita mostarda del droghiere vespro bordonera, che oltre a vendere prelibatezze ha una figlia in eta da marito che e un vero gioiello. vuoi perche virginia e davvero una bellezza, educata in svizzera e con velleita di un matrimonio di livello, vuoi perche il debouche e un ottimo partito e il migliore sulla piazza, l?incontro tra i due sembra gia scritto dal destino. solo che stavolta il farmacista scienziato i conti non li ha fatti con la dovuta accuratezza, soprattutto con se stesso, e con certi problemi che si trascina fin dalla giovinezza.