per decenni il concerto gratuito dei rolling stones, il 6 dicembre 1969 nell`autodromo di altamont, e` stato visto come il "gemello perverso" di woodstock. in quel giorno funesto, infatti, uno spettatore fu accoltellato a morte da un membro della malfamata gang di motociclisti degli hells angels, che lavorava come servizio d`ordine al festival. si chiuse cosi`, in modo tragico, il sogno tutto "peace and love" dei sixties. sino a oggi, la maggior parte delle notizie ufficiali di cio` che accadde ad altamont provenivano da gimme shelter, il documentario ufficiale sulla tourne`e americana dei rolling stones del 1969 conclusasi proprio sul circuito del nord california. ma la vera storia e` rimasta a lungo sepolta, nascosta tra racconti sbiaditi, voci distorte, falsi miti. questo libro racconta in modo appassionante il "giorno piu` nero della storia del rock" spiegando le radici di un evento orribile e sfortunato, iniziato prima della morte di meredith hunter, il giovane ragazzo di colore ucciso dai biker, e proseguito oltre quella tragica notte di dicembre. joel selvin, affermato giornalista musicale e scrupoloso storico del rock, analizza nel dettaglio i vari aspetti di quello show. dagli eccessi, sopra e sotto il palco, dei rolling stones alle magagne di un tour mal organizzato che ha preceduto il concerto di altamont, sino alle morti mai documentate avvenute dopo che la band lascio` il festival, l`autore cattura l`intera scena del prima, durante e post tragedia. selvin denuncia anche le diverse realta` che hanno osteggiato il festival dall`inizio, inclusa la sbagliatissima scelta di altamont come sede dell`evento, le droghe allucinogene di pessima qualita` che circolavano tra il pubblico e la disastrosa idea di affidare agli hells angels, per altro da sempre amici della comunita` hippie di san francisco, la "security" del concerto. andando ben oltre le spiegazioni piu` ovvie e banali, selvin s`immerge nei ricordi di chi, rappresentante di importanti realta` cultural- |