le cronache italiane sono piene di storie di corruzione, ma non siamo i soli a soffrirne: nei ricchi paesi dell`occidente e` un fenomeno molto diffuso, che assume dimensioni devastanti nelle zone piu` povere del pianeta, dove e` una delle prime cause di poverta` e sottosviluppo. proprio per questa sua capacita` di avvelenare la convivenza civile, la chiesa sta conducendo da tempo una battaglia contro la corruzione, e papa francesco le ha riservato spesso parole di severa condanna. peter kodwo appiah turkson, cardinale e arcivescovo emerito del ghana - chiamato da papa francesco alla guida del dicastero per lo sviluppo umano integrale, che si occupa di coloro che si trovano in stato di sofferenza per motivi economici, politici e sociali - affronta il problema della corruzione inquadrandolo nell`ottica della chiesa, molto piu` ampia e universale di quella limitata al malaffare politico ed economico. secondo tale visione, infatti, la corruzione e` prima di tutto un modo di essere e di pensare della persona, che le impedisce di progredire spiritualmente, e riversa i suoi effetti sulla societa`, rendendola ingiusta e iniqua. ecco perche` la lotta alla corruzione non puo` limitarsi alle leggi, ma deve puntare allo sviluppo di una cultura che contenga in se` gli anticorpi contro una malattia alla quale siamo tutti esposti, soprattutto quando ci troviamo in condizione di esercitare una qualsiasi forma di potere. perche` la corruzione si insinua ovunque, e nessuno ne e` immune, neanche la chiesa. |