"questo libro parla soprattutto dell`esperienza umana": avverte max hastings nell`introduzione a questa imponente storia della seconda guerra mondiale. l`esperienza, innanzi tutto, di milioni di individui, soldati in prima linea o civili che fossero, schiacciati dalla necessita` di sopravvivere nel mondo devastato dalla violenza e dall`orrore. attraverso una miriade di microstorie estrapolate dai piu` diversi scenari del mondo in guerra, e costellate di aneddoti e testimonianze pregnanti, hastings ricostruisce il teatro di un "inferno" globale che non risparmio` alcun angolo del pianeta. nel ripercorrere la storia che va dall`invasione della polonia alle atomiche su hiroshima e nagasaki, il libro elabora un quadro diverso, completo sul piano geografico considera per esempio i teatri di guerra di india e cina, troppo spesso trascurati - e, per molti versi, sorprendente su quello statistico, con numeri che fanno pensare, come i circa trecentomila soldati russi uccisi dai propri comandanti - piu` del totale dei soldati inglesi uccisi per mano nemica durante l`intera guerra - o i quindici milioni di morti in cina. infine l`analisi storica propone interrogativi di non poco conto dal punto di vista storico. quali strategie, quali fronti, quali divisioni, quali resistenze di massa hanno determinato l`esito storico del conflitto? quale reale incisivita` hanno avuto gli usa e la gran bretagna? a chi, dati alla mano, e` piu` giusto attribuire il merito di aver sconfitto hitler e il nazismo? |