"dobbiamo avere piu` paura di quella che abbiamo. una paura cosi` grande da trasformarsi nel coraggio di uccidere per non morire." in questo acuminato pamphlet di vittorio feltri la paura diventa, paradossalmente, la madre del coraggio. il coraggio di riconoscere un nemico in tutta la sua pericolosita` e, quindi, di affrontarlo. oggi il nemico e` quella parte del mondo musulmano che, con nomi diversi (al-qaeda, isis, stato islamico, califfato), si e` organizzata militarmente e statualmente per conquistare l`occidente, e che, con l`attentato terroristico alla sede della rivista satirica parigina "charlie hebdo", ha colpito la democrazia occidentale in uno dei suoi princi`pi cardine: la liberta` di espressione. rendendo sempre piu` evidente quel mortale scontro di civilta` di cui oriana fallaci, come una moderna cassandra, si fece premonitrice inascoltata nei suoi ultimi scritti. dobbiamo avere piu` paura, ci ammonisce feltri, perche` questi terroristi non sono membri di cellule impazzite, bensi` guerrieri di un esercito il cui cemento e` l`odio per l`occidente e l`assoluta intolleranza religiosa verso chiunque si discosti dall`islam e dalla "sharia", la legge che regola anche i costumi quotidiani e i rapporti familiari e interpersonali, calpestando la dignita` delle donne con la totale sottomissione al potere maschile e indottrinando i figli a una pratica religiosa che, con la sua barbarie, travalica i limiti del piu` elementare concetto di umanita`... |