siamo negli anni novanta, tra i monti al confine con la svizzera. franco morelli detto il moro ha ereditato dal padre la trattoria dell`angelo, e la fa fruttare come si deve: ma i soldi, quelli veri, li guadagna trafficando con prostitute e spalloni - e forse grazie ad altri affari ancora piu` oscuri e pericolosi. e un uomo chiuso, determinato: del tutto amorale. ha un figlio in realta` un trovatello, ma nessuno lo sa - che lo adora come un dio; e una moglie timida e servile - la cuoca - che gli serve solo per giustificare al mondo l` esistenza del piccolo angelo. ma angelo, crescendo, scopre che cos`e` in realta` suo padre; e anziche` ripudiarlo decide di voler essere come lui, piu` di lui. si lega d`amicizia con salvo, rampollo spendaccione - ma non sciocco di una famiglia del sud in soggiorno obbligato. ben presto pero` anche questa amicizia diventa competizione, e angelo commette l`errore fatale: vuole essere come il suo amico salvo, di piu` del suo amico salvo. la punizione dello "spregio" sara` terribile; e terribili le conseguenze. in questa narrazione breve, spedita e secca come il racconto del peccato originale, alessandro zaccuri torna al tema del suo primo romanzo: il legame, la competizione, la lotta tra figli e padri. |