"alle volte pensiamo che custodire la tradizione significhi costruire un museo, un museo delle cose; e la chiesa diventa un museo. no, la tradizione e` viva, non una collezione di cose, riti e` viva. e cresce, deve crescere, come la radice fa crescere l`albero perche` dia fiori e frutti. dobbiamo sempre tornare alla tradizione per attingervi quel succo, quella linfa che fa crescere.". il credo e` la preghiera che contiene, distillata, la linfa vivificante della fede cristiana; per questo, dopo aver percorso, verso per verso, il padre nostro e l`ave maria, in questa terza conversazione con don marco pozza papa francesco affronta le verita` della fede, della speranza e dell`amore contenute nell`antico simbolo degli apostoli. il risultato e` piu` di una semplice riflessione teologica, e` una condivisione che nutre la vita cristiana: "il significato quotidiano, esistenziale, semplice eppure profondo, del nostro essere figli di dio e dell`amicizia con i fratelli nella fede e con l`umanita` intera". leggere, vivere, pregare il credo significa testimoniare la fede nel dio creatore, nel figlio che ha donato la vita per la nostra salvezza, nello spirito santo, nella chiesa. significa vedere attorno a noi - magari in un carcere, come racconta don marco nella seconda parte del volume - quella risurrezione dei viventi che e` la prova generale - la caparra, la dimostrazione - della risurrezione finale. significa, soprattutto, affidarsi a un dio "malato di misericordia". nelle toccanti parole di papa francesco: "immagino il momento in cui, nel tramonto della vita, mi avvicinero` a dio, sedotto da quella bellezza, con animo umiliato, la testa china; immagino il suo abbraccio e il mio sguardo che si sollevera` verso il suo. non oserei guardarlo senza prima aver ricevuto il suo abbraccio". |