denominatore comune dei quattro superbi racconti qui radunati e` l`incontrollabile violenza delle passioni, cui zweig ha saputo dar voce con rara efficacia: l`oscuro desiderio capace di impadronirsi - in una notte d`estate, quando l`afa allenta ogni difesa - di un`adolescente, che nella sua trance di sonnambula sembra rispecchiare i rapinosi effetti dell`eros; o la primitiva, sconsiderata fedelta` di una serva nei confronti del padrone brillante signore della buona societa` viennese, tediato dal me`nage coniugale e avido di nuove avventure -, una fedelta` che non arretrerebbe forse nemmeno di fronte all`omicidio; o ancora il delirio dell`uomo che stana una prostituta nel chiuso di un bordello e, notte dopo notte, la scongiura di seguirlo e abbandonare quella vita: e da lei, che aveva sposato pretendendone un`acquiescente gratitudine, riceve ormai solo scherno e insulti. ma se alle oscure forze della passione possiamo soltanto soccombere, ancor piu` temibile e lancinante - sembra suggerire zweig con il piu` lungo di questi racconti, "notte fantastica" - e` la sua assenza: sprofondato in una patologica apatia, l`algido barone friedrich michael von r. riuscira` ad affrancarsene solo in virtu` di un evento fortuito e di un`azione indegna, che ridesteranno in lui la capacita` di provare emozioni e, forse, persino veri sentimenti. |