. maugham fu non solo un maestro del romanzo e del racconto, ma un saggista estroso, che talvolta - e vorremmo fosse accaduto piu` spesso - si abbandonava alla vena vagabonda del suo umore, cosi` incontrando i soggetti piu` disparati: da un pittore come zurbaran a un grande filosofo politico come edmund burke - e perfino kant, il quale, pur nella quotidianita` scandita da ritmi draconiani, emerge come abile giocatore di carte e di biliardo oltre che, beninteso, estensore della celebre critica. lo seguiremo anche in un`escursione nella detective story, tra hammett e chandler, per percorrere infine con lui una superba galleria di ritratti dal vivo di altri romanzieri, dove spicca, tenero e spietato, quello di un henry james pomposamente, perdutamente aggomitolato nei suoi grovigli verbali anche di fronte alla piu` effimera, scontata chiacchiera salottiera. cuori delicati e buoni, e lingue che non sono ne` l`una ne` l`altra cosa, costituiscono la migliore compagnia del mondo, rileva a un certo pu |