la storia della musica raccontata come un romanzo. questo libro rivela cio` che i manuali non dicono: simboli, intrecci tra le arti, sottintesi spirituali e allusioni cifrate. sotteso a tutto questo, un approccio rivoluzionario basato su tre prospettive parallele: tre portali da cui accedere all`avventura del linguaggio piu` misterioso mai elaborato dalla civilta` umana. che cosa dice la musica? come se ne decifra il senso piu` riposto? come puo`, il genio, rendere universale la propria esperienza di uomo? e soprattutto: perche`, ad un certo punto, cio` che era nato per descrivere l`armonia del mondo, si e` allontanato dalla natura? la morte della musica nell`e`ra moderna, e` il "basso continuo" sulle cui funebri sequenze si sviluppa questo gigantesco teatro dei suoni. al centro della vicenda, beethoven, con la sua smania di assoluto. la musica elevata a rito, officio di un umanesimo che aveva nel proprio slancio ideale i germi della sua progressiva corruzione. le "voci interiori" dei romantici, e la visionaria utopia wagneriana di fare dell`opera d`arte totale la redenzione dell`anima alla sua patria d`origine. oggi che tutto cio` e` memoria, e stele funebre, questo libro cerca la chiave per riportare una civilta` ormai morente alla linfa che un giorno diede ali al suo volo di luce. il tutto, in una forma tanto piu` didattica quanto meno e` sistematica. nella convinzione che solo il contrappunto delle idee, sia vera "storia". |