con la posta elettronica si tende a mentire molto di piu` che parlando. scrivendo sms si risvegliano i pollici intorpiditi invece di usare i piu` evoluti indici, ma si ottiene una prosa sciatta e approssimativa, che deve sostenersi con l`aiuto di "faccine". informazioni che tenevamo a mente (a partire dai numeri di telefono) sono trasferite su memorie esterne, indebolendo per conseguenza la nostra. insomma, i media che ci circondano (e che formano quella che questo libro chiama mediasfera) modificano in profondita` le nostre abitudini, il nostro uso del corpo e soprattutto le operazioni della nostra mente. inoltre, ci interpellano in modo perentorio e irresistibile, inducendoci a esser "connessi" senza interruzione, perfino maniacalmente. "presi nella rete" con fitti riferimenti al passato, la mente ai tempi del web, cioe` i cambiamenti che la mediasfera produce nella mente, una rivoluzione inavvertita che e` ancora piu` vasta e penetrante di quella che platone paventava nel fedro a proposito dell`avvento della scrittura. il riassestarsi della gerarchia degli organi di senso, il sorgere di inedite forme di intelligenza, la metamorfosi del testo scritto e la virtuale scomparsa del concetto di "autore", gli slittamenti del modo di leggere e scrivere, la nascita di forme di vita "fasulle" che si scambiano di continuo con quelle "reali", le torsioni nel modo di raccontare storie, sono solo alcune delle dimensioni di questa rivoluzione. |