"sono un disordinato assolutamente refrattario al lavoro di team e animato da uno spirito d`indipendenza che spesso sconfina nella riottosita`: non conosco remore di cautela e di diplomazia; non credo che riuscirei a imporre la disciplina per il semplice motivo che non l`ho mai rispettata io stesso." cosi` scriveva indro montanelli in una lettera del 1967, pochi anni prima di fondare "il giornale". per tutta la vita il grande giornalista ha tenuto una fitta corrispondenza, pubblica e privata, con i protagonisti della politica, della cultura e del giornalismo, da andreotti a cossiga, a nenni e pertini, da buzzati a prezzolini, a longanesi e guareschi, ma anche con la prima moglie, gli amici, i familiari. dalla lettera al suo professore di liceo, in cui un montanelli ventenne rivela le sue aspirazioni di giornalista, a quelle inviate ai genitori dal fronte africano nel 1935 e dal carcere nel 1944. e naturalmente i lunghi anni al "corriere", quelli al "giornale" fino allo scontro con berlusconi. questi testi inediti ci rivelano il lato piu` intimo di montanelli, ricostruendone l`intera parabola esistenziale attraverso la sua viva voce. il risultato e` un`autobiografia postuma che completa le note dei suoi diari, offrendo ai lettori il ritratto di un uomo che a novant`anni dichiara "so di avere scritto sull`acqua. ma cio` non mi ha impedito di continuare a scrivere, impegnandomi tutto in quello che scrivo". |