come riuscire a dominare il piacere senza esserne dominati? a questa domanda, il pensiero moderno non sembra voler conferire dignita` filosofica, volgendo la propria attenzione a questioni apparentemente piu` urgenti. eppure, per gli antichi greci, tale quesito non era solo materia di riflessione, bensi` costituiva il sostrato sul quale riposava la filosofia stessa. la dimensione dell`erotismo e` un tratto comune degli esseri umani, cio` nonostante, e forse proprio in forza di questa sua familiarita`, ci turba, perche` ci rende preda di pulsioni sulle quali non riusciamo a esercitare alcun controllo. seguendo l`itinerario tracciato da foucault in "storia della sessualita`", lavoro che ha occupato l`ultima parte della sua vita, e attraverso un`attenta lettura del "simposio" platonico, wilhelm schmid recupera quella riflessione che e` stata in grado sia di offrire le "strategie della misura" per stabilire un rapporto equilibrato coi piaceri e il desiderio, sia di interrogarsi apertamente sull`eros e sull`inquietudine che esso genera. schmid riscopre il sapere insito nella pratica della sessualita`, un sapere antico quanto l`occidente: qui si ritrovano le basi di quella prassi, fulcro della riflessione schmidiana, chiamata "arte di vivere", che vede nella filosofia non una ginnastica morale, ma una disciplina della cura di se` e della propria esistenza. |