 
	oltre ai 2279 sonetti in dialetto romanesco, il suo "monumento della plebe di roma", belli ha scritto pagine in prosa, qui proposte, il cui valore letterario e` ancora tutto da scoprire e che lo collocano tra i grandi umoristi del suo secolo. la "vita di poliremo" e il "ciarlatano", la "storia cefalica" e "un fenomeno vivente", con le lettere alle amiche e agli amici fidati, ci offrono una prosa divertita e irriverente, sorretta da una smisurata cultura: vi coabitano il piacere ludico e la satira sociale o letteraria, il pastiche linguistico e gli ammiccanti doppi sensi, il realismo fiammingo e la deformazione grottesca. a pietro gibellini si deve il discorso critico introduttivo; le presentazioni dei singoli testi e le note di edoardo ripari chiariscono ogni aspetto e ogni possibile difficolta` del testo.
 
	una vincita insperata in un casino` sul confine tra la cambogia e la thailandia, e robert, un giovane insegnante inglese in vacanza, decide di non tornare piu` al torpido grigiore del sussex. resta in cambogia come barang a tempo indeterminato: uno dei tanti espatriati occidentali che , cercando la felicita` in un mondo che non potranno mai comprendere appieno e che di solito li trascina alla deriva. e anziche` la chiave d`accesso a una nuova vita, quella vincita si rivelera` l`innesco di una reazione a catena destinata a coinvolgere un americano incongruamente elegante, un poliziotto dal lugubre passato e la rampolla di un ricco cambogiano.
