
"la poesia di bianca dorato e` una sorta di lunga attitudine o fedelta` all`ascolto interiore. poesia di movimento, certo, perche` poesia di passi in cerca di infinito dentro un paesaggio che si disegna come uno scenario realistico, concreto, persino - in un certo senso - diaristico. se la poesia e` vita che resta impigliata in una trama di parole, la poesia che adotta il "dialetto" (lingua di poesia, in questo caso lingua piemontese) e` poesia in cui la parola continua ad essere - piu` che nell`italiano - attaccata alla sua cosa, di cui esalta il suo sogno d`identita`. li` e` la voce dell`amore, incarnata nel silenzio che l`accompagna." (giovanni tesio).






i racconti di maria chiappelli compongono un ritratto familiare, un romanzo a puntate su una giovane madre degli anni venti: la donna e i suoi bambini, spesso la donna e suo marito, per una volta la donna e un giovane amato. ed e` la donna a raccontare la propria esistenza in un mondo di ragazzi e uomini dove, come scrive ginevra bompiani, "essere uomo significa essere fragile e mortale; essere donna, portarne il timore, la sofferenza". e` la donna a raccontare di un bimbo fragile e ipersensibile, solcato da emozioni che nessuno come la madre sa interpretare; di un altro figlio, sano e sereno, che all`improvviso muore; di un amore infantile che la madre patisce insieme al suo bimbo e di un amore adolescente che la madre rifiuta proprio in nome del suo bambino.

in questo libro uno dei piu` importanti uomini di teatro italiani analizza le parole piu` interessanti per aiutarci a comprendere e ad amare "quella strana creatura chiamata teatro, che puo` apparire di una decrepita vecchiezza e subito dopo giovanissima e seducente". apre lo scrigno di un lessico singolare e spesso colorito, un patrimonio di parole che si calamitano l`un l`altra, e che meritano di essere conosciute non solo dagli addetti ai lavori. oltre alle parole del teatro, il libro e` composto da una scelta di biografie di uomini di spettacolo che hanno calcato le scene o le calcano tuttora con successo, da una sezione dedicata alle parole in scena, usate all`interno delle stesse opere, e da un pratico vocabolario teatrale da consultare.









una raccolta organica e complessiva delle testimonianze antiche sull`affermarsi della democrazia in grecia mancava finora. come afferma donato loscalzo, . ed e` per questo che le testimonianze raccolte non solo spaziano nel tempo, ma abbracciano tutti i generi letterari, essendo la democrazia . la democrazia, e la discussione attorno ad essa, e` dunque il fil rouge che attraversa nella sua totalita` il mondo greco. i testi sono accorpati intorno ai nuclei tematici portanti indagati nell`agile ma esauriente commento.

amore legge il titolo del nuovo libro di ovidio, "rimedi contro l`amore", e subito protesta: , dice. ma l`autore replica con fermezza: no, non puoi accusare me, che sono il tuo poeta, che . io, sostiene con lampeggiante allusione all`iliade, non sono diomede, , venere: . si aprono cosi` i rimedi contro l`amore di uno che e` il poeta dell`arte di amare e degli amori, e che l`amore ha cantato in tutti i modi, dall`epico all`elegiaco, dal tragico all`estatico. anche quando da` consigli contro l`amore, ovidio dice di amore: come un cherubino mozartiano avanti lettera, parla d`amor vegliando, parla d`amor sognando, parla all`acqua, all`ombra, ai monti, e se non ha chi l`oda, parla d`amor con se`. ovidio aveva insegnato : , proclama, . , scrive: i rimedi ribaltano infatti in piu` occasioni i consigli offerti dall`arte di amare, mentre ovidio si presenta come l`erede romano di scrittori ellenistici di poemi curativi quali nicandro; ma e` anche nella scia di lucrezio, che nel libro iv del de rerum natura spiega come evitare i lacci d`amore, e di cicerone, . in realta`, non c`e` verso, tra gli ottocento in cui si dipana il poemetto, che non possegga, oltre alla dimensione erotica, un accenno retorico o letterario - all`interno di una rete puramente ovidiana costituita dai medicamina, dalle metamorfosi e dalle eroidi, ma anche verso l`esterno, per esempio con allusioni alle elegie di properzio. il libello, spesso trascurato o sminuito dalla critica, si rivela invece capitale, e l`introduzione e il commento di victoria rimell, n