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questo volume dell`epistolario copre un quinquennio fondamentale nella vita di nietzsche. dopo la stesura della nascita della tragedia e delle considerazioni inattuali, egli comincia ad avvertire il peso della filologia come mestiere e avvia quel processo di emancipazione della metafisica e di ricerca della "liberta` di pensiero" che lo allontanera` definitivamente da schopenhauser e da wagner.

prima della crisi mondiale, l`europa era in crisi. non era riuscita a progredire nell`unificazione metanazionale ne` a integrare le nazioni liberate dall`impero sovietico. la crisi economica mondiale rischia non solo di aggravare la crisi dell`europa, ma di disgregrare l`europa stessa. tuttavia, "la` dove cresce il pericolo cresce anche cio` che salva", diceva uno dei piu` grandi poeti europei (holderlin). e a un pensiero e a una politica di salvezza che ci invitano edgar morin e mauro ceruti. delineano un appassionato ritratto della nostra europa, della sua storia ambivalente intrecciata di civilta` e barbarie, e si chiedono come sia possibile scongiurare il rischio di paralisi e di disgregazione, mostrando che le ragioni della speranza si annidano paradossalmente nelle ragioni della disperazione. un vero e proprio manifesto per una rinascita della cultura e della politica europee nel tempo della globalizzazione.

sempre piu` spesso a chi si occupa di discipline umanistiche - e soprattutto classiche - viene chiesto: dietro questa domanda agisce una rete di metafore economiche usate per rappresentare la sfera della cultura (, , , , e cosi` via). a fronte di tanta pervasivita` di immagini tratte dal mercato, pero`, sta il fatto che la storia testimonia una visione ben diversa della creazione intellettuale. la civilta` infatti e` prima di tutto una questione di pazienza: e anche la nostra si e` sviluppata proprio in relazione al fatto che alla creazione culturale non si e` chiesto immediatamente . in particolare, e` proprio lo studio dei greci e dei romani a meritare questa pazienza: soprattutto in italia, un paese la cui enciclopedia culturale e` stata profondamente segnata dall`ininterrotta conoscenza dei classici. se si vuole mantenere viva questa presenza, pero`, e` indispensabile un vero e proprio cambiamento di paradigma nell`insegnamento delle materie classiche nelle nostre scuole.

(domenico de robertis). nessun artista e` in grado di prevedere i cambiamenti che il tempo potra` apportare al contesto pubblico della sua opera, nemmeno dante. per intendere oggi la e` dunque necessario al lettore ripercorrere all`indietro la strada che ci separa dal mondo in cui dante e` vissuto, diventare uomo del medioevo e ricostruire in se` la dimensione pubblica dell`opera dantesca. solo a questa condizione la non sara` piu` il luogo convenzionale della mente a cui troppo spesso hanno abituato le letture scolastiche, ma un universo vivente dove ogni numero, ogni verso, ogni struttura ha un significato preciso. la lezione di uno dei maggiori dantisti del novecento.

arriva anche quest?anno in libreria a dicembre l?edizione 2025 di questa guida dedicata alle cantine italiane che "valgono il viaggio". il volume si propone di giungere sul mercato prima delle feste natalizie, presentandosi cosi come una sfiziosa ed interessante idea regalo. una preziosa guida per enoappassionati, per programmare escursioni e itinerari in vista della bella stagione. sono oltre 850 le cantine segnalate: attraverso il racconto della cantina si presentano e commentano i vini, fornendo al lettore un repertorio notevole di dati e di riferimenti per un?opera di facile consultazione e di pronta utilita. nel panorama delle guide italiane, "cantine d?italia" rappresenta un preciso riferimento per essere una "guida ai luoghi", ovvero una selezione di cantine da visitare come punto di riferimento per il consumatore che diventa viaggiatore-turista del vino.

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