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orazio li chiamava i "veloci giambi", questi versi dettati dall`irruenza e dalla follia della giovinezza; e senza dubbio si riflette in essi l`aggressivita` programmatica della poesia giambica che aveva il suo ispiratore e il suo modello nel poeta greco archiloco. ma i temi e i registri stilistici di orazio sono i piu` variati: accanto all`invettiva contro i personaggi tipici, come l`usuraio e l`arricchito, contro maghe e matrone invecchiate nel corpo ma non nei desideri, c`e` il tema dell`amore e del convito, c`e` l`impegno civile e la riflessione sulla societa` politica. diciassette componimenti scritti nel decennio fra il 40 e il 30 a.c., dai venticinque ai trentacinque anni, nei quali, dietro il giovanile scontro con la realta`, gia` si intravede il senso della misura dell`orazio piu` noto. da sempre legati, per consuetudine editoriale, alle celebri "odi", gli "epodi" sono qui riproposti nella loro autonomia di opera particolarissima nella produzione oraziana e nell`intera letteratura latina. la traduzione poetica di fernando bandini ne coglie pienamente la vivacita`, il ritmo, le sfumature, le variazioni di tonalita`.

che relazione ci puo` essere tra "fantasia-improvviso" di chopin e la meccanica quantistica? che sensazione farebbe cadere in un buco nero? e perche` ballare un valzer non e` troppo diverso da considerare una dualita` di stringhe? questo libro di steven gubser introduce il lettore in modo leggero e brillante alle idee chiave della concezione delle stringhe, uno dei campi piu` nuovi e controversi della fisica contemporanea. nel loro tentativo di combinare insieme relativita` generale e meccanica quantistica, i teorici delle stringhe spaziano dall`in-finitamente piccolo all`infinitamente grande, non smettendo di provocare sul loro terreno matematici, fisici e filosofi con problemi nuovi e affascinanti.

"adio, adio, ciasarsa, i vai via pal mond, mari e pari, iu lassi, vai cun napoleon. adio, veciu pais, e cunpains zovinus, napoleon al clama la miej zoventut." la nuova gioventu e l?ultimo libro pubblicato in vita da pier paolo pasolini. la prima edizione del 1975 raccoglie in un unico volume le poesie friulanela meglio gioventu (1941-53), il loro rifacimento la seconda forma de "la meglio gioventu" (1974) - titolo ormai entrato a far parte dell?immaginario collettivo - e una terza sezione chiamata, citando dostoevskij, "tetro entusiasmo" (1973-1974). scritti in quel friulano che pasolini, parlando di se in terza persona, aveva gia definito "una lingua non sua, ma materna, non sua, ma parlata da coloro che egli amava con dolcezza e violenza", i testi sono sempre seguiti da una traduzione dell?autore. come scrive franco marcoaldi nella prefazione che accompagna questa nuova edizione dell?opera, "di fronte al trionfo di disumanita che ci circonda, avvertiamo la stessa, irriferibile nostalgia per un mondo magari piu modesto, piu povero, piu semplice, ma anche piu serio, severo, compassionevole. capace ancora di gesti di umanita, autenticita, innocenza".

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