

l`homo technologicus e` un ibrido di uomo e macchina, figlio dell`attuale crisi della scienza e di un mondo trasformato dalla tecnica. nelle riflessioni di questo libro inusuale (nel quale a fianco dell`argomentazione saggistica emergono forme particolari di narrazione) vengono analizzati prodotti e caratteristiche dell`impresa tecnologica, con l`intento di inserire la tecnologia nella piu` ampia prospettiva della cultura umana e dell`epistemologia. l`autore prende in esame le figure di automi dall`antichita` fino ai moderni robot che dovrebbero prendere il posto dell`uomo, le nuove forme di intelligenza artificiale e gli sviluppi recenti della tecnologia, con un capitolo finale dedicato a internet.











zobida, il cui nome "profuma di burro gustoso e si scioglie sulle labbra come zucchero", e` una vedova un po` avanti negli anni, pressoche` analfabeta, ma grande esperta di faccende d`amore. a lei ricorrono le donne del villaggio come a una saggia consigliera - anche un po` fattucchiera e maga - per ricevere aiuto e suggerimenti. leila e` una ragazza bella e sensuale, inizialmente ingenua e inesperta, che ha gettato su di se` e sulla famiglia il sospetto di una grave colpa. durante la prima notte di nozze non e` riuscita a consumare il matrimonio, facendo fare una pessima figura alla virilita` del marito. la colpa, si dice, e` della madre, che ha fatto sigillare la figlia per preservarne la verginita` e che si e` dimenticata di sciogliere l`incantesimo prima di morire. il romanzo e` il diario del viaggio che zobida e leila intraprendono insieme alla ricerca della donna che dovrebbe annullare l`imbarazzante stregoneria. ben presto pero`, l`esplorazione nello spazio, ricca di incontri e avventure, diventa per leila un viaggio di formazione erotica e sentimentale, un vero percorso di apprendimento che la portera` alla scoperta del proprio corpo, in ogni sua parte, e alla conquista di una liberta` inattesa. uscendo dai confini-limite del villaggio, la giovane scopre la bellezza della natura dove il corpo puo` muoversi libero e danzare e dove, sotto la guida esperta di zobida, puo` imparare un piacere intenso e generoso.

un professore universitario si ritrova inchiodato nella berlino boccheggiante d`agosto, deciso a scrivere un libro su tiziano che da anni sta progettando. contemporaneamente decide di mettere a tacere la televisione. e proprio questa fa da testimone al lavoro minuto dello scrittore, dei suoi propiziatori riti quotidiani e della sua estate solitaria, dall`altro una riflessione sullo stato dell`umore da quando l`amato-odiato apparecchio, occhio cieco onnipresente, e` ridotto al silenzio.






































due giornalisti, autori di importanti inchieste sulle filiere agro-alimentari, ci raccontano un mondo che e` parte integrante della vita di ognuno di noi. e che la influenza molto piu` di quanto pensiamo. da dove arriva il cibo che compriamo al supermercato? chi ne decide il prezzo e la disposizione sugli scaffali? chi paga davvero il costo delle offerte promozionali? quali le conseguenze sulla qualita` dei prodotti che mangiamo?

sono le 22,00 del 29 luglio 1900. siamo a monza e il re umberto i sta salendo in carrozza dopo aver premiato i ginnasti della societa` "forti e liberi". ad aspettarlo c`e` il revolver di gaetano bresci, l`anarchico venuto dall`america. pochi istanti dopo l`italia intera entrera` in una nuova epoca.

forse non lo sapete, ma il piccolo oggetto che avete in mano - cosi` maneggevole, chiaramente stampato, dai caratteri eleganti, corredato da un frontespizio e da un indice - deve quasi tutto al genio di aldo manuzio, che cinque secoli fa ha rivoluzionato il modo di realizzare i libri e ha reso possibile il piacere di leggere. benvenuti nel mondo del primo editore della storia.







alla oltraggiosa eta` di centotrentatre` anni, enrico ha polverizzato due record: e` l`uomo piu` vecchio del mondo, e proprio per questo il piu` odiato. gli altri nascono, vivono e muoiono, lui invece no, continua imperterrito a esistere. per il resto del genere umano e` un`ingiustizia, un sopruso, un problema da risolvere in fretta. tra programmi di protezione, attentati e complotti, nuove nipotine, amori tardivi e nude proprieta` che non finiscono mai, la lunghissima esistenza di enrico e` sempre piu` in bilico sull`orlo dell`abisso. ma lui, troppo vecchio anche per preoccuparsi, si siede in poltrona e fischietta, ci fa ridere e commuovere, rievoca le sue mille vite e respira a pieni polmoni tutto il tempo che gli rimane. enrico e` un maestro elementare in pensione, un uomo comune che ha avuto un`esistenza comune. e` vecchio da morire, ma ancora piuttosto arzillo: le sue analisi farebbero invidia a quelle di un cinquantenne. insomma, ci sarebbero tutti gli ingredienti per una vecchiaia infinita, pacifica, senza scossoni. perche` allora se ne sta asserragliato nel suo appartamento e non puo` nemmeno uscire a fare una passeggiata? il problema e` questo: enrico e` con tutta probabilita` l`uomo piu` detestato del pianeta. ogni giorno davanti a casa sua si organizzano picchetti e manifestazioni di protesta, con migliaia di persone che gridano il proprio risentimento nei suoi confronti. lui continua a respirare mentre gli altri continuano a morire, e questo e` un oltraggio imperdonabile. la sua diversita`, come spesso accade con le diversita` in generale, non viene tollerata. e cosi` il nuovo matusalemme trascorre le proprie giornate assistito dalla badante-vestale eunice, dalla geriatra-paleontologa maria e dall`ispettore gizzi, che si occupa della sua sicurezza. ma ormai anche le istituzioni sopportano a malapena la presenza di enrico, diventato suo malgrado un grattacapo di ordine pubblico. marco presta e` uno dei pochi scrittori "umoristi" del nostro tempo, capace d
