


si pensa che riguardi solo alcune persone fragili, mentre sono le persone dinamiche e con grinta che ne subiscono di piu` gli effetti. ognuno poi reagisce in modo personalizzato alle situazioni stressanti e deve quindi imparare a prestare attenzione ai propri campanelli d`allarme e soprattutto saper individuare delle contromisure che siano adatte a se`.

obiettivo di questo volume e` operare una ricognizione esaustiva intorno alla realta` sociale dell`insediamento ebraico all`interno della comunita` medievale umbra. lo spoglio di fonti, per molto tempo trascurate dagli studiosi, consente ad ariel toaff di analizzare nel concreto la reciproca influenza tra l`elemento ebraico e la societa` cristiana circostante, di superare il luogo comune che vuole la comunita` ebraica come un`entita` unica ed unitaria, priva di articolazioni interne, e di cogliere il carattere peculiare di un nucleo la cui descrizione in termini di "minoranza" non puo` essere che inadeguata. a emergere dallo scavo in profondita` dell`autore sono tradizioni, rituali, usi connessi con il matrimonio, l`idea della morte, le interrelazioni sociali, i rapporti quotidiani con la comunita` cristiana, che vengono restituiti in una densa e suggestiva ricostruzione storica.

francesco, architetto cinquantenne di successo, una domenica, insieme a moglie, figli e altre famiglie modello, si imbarca per una gita alle isole della laguna veneta. ma non riesce a godersi la bella giornata. il cellulare squilla in continuazione, e a ogni chiamata i fili della sua vita sembrano aggrovigliarsi nella sua testa in modo inestricabile. c`e` quella ragazza, che sceglie sempre il momento sbagliato. e poi il polacco, che polacco forse non e`. e poi ci sono i ricordi, piu` vivi della gente che lo circonda. quelli teneri dell`infanzia, quando giocava lungo l`argine del fiume e quelli molto piu` prossimi, che si affacciano come incubi. i terreni venduti, il dolore e la rabbia di suo padre sul letto di morte. d`altronde ne aveva bisogno. di proprieta` ne e` rimasta una sola, quella dove abita zio tarciso. quel vecchio pazzo. il lento snodarsi di un pranzo slow food, ricordi che montano fino a irrompere nella realta` con la cruda durezza del crimine. un romanzo di atmosfere e rimpianto, in cui l`ironia lucida e disperata della prosa di avoledo racconta il progressivo deterioramento dei nostri fiumi e delle nostre vite.



