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progettato sin dal 1878 come monumento funebre al re vittorio emanuele ii, dopo travagliate vicende costruttive, l`altare della pace fu inaugurato nel 1911, nel cinquantesimo anniversario dell`italia unita. da mausoleo dinastico si e` trasformato nel simbolo dell`intera nazione. nel 1921, con l`inumazione della salma del milite ignoto al centro dell`altare, il monumento e` come riconsacrato. poi il fascismo sequestra per se` il sentimento di venerazione popolare nei confronti dei sacrifici patiti e per il vittoriano inizia un`altra stagione: l`immensa mole marmorea diventa tribuna per un perenne ossequio patriottico e quinta di regime. in epoca repubblicana si assiste allo svilimento del simbolo in attesa dell`ultima rinascita.

"sembra quasi pleonastico dire che nell`immenso e misterioso "libro" che pessoa ci ha lasciato il centro piu` riposto, e certo piu` imperioso, e` l`eteronimia. eteronimia intesa non tanto come metaforico camerino di teatro in cui l`attore pessoa si nasconde per assumere i suoi travestimenti letterario-stilistici; ma proprio come zona franca, come "terrain vague", come linea magica varcando la quale pessoa divento` un `altro da se`` senza cessare di essere se stesso. l`eteronimia di pessoa rimanda semmai alla capacita` di vivere l`essenza di un gioco; non ad una finzione, pertanto, ma ad una metafisica della finzione, o ad un occultismo della finzione; forse ad una teosofia della finzione." (antonio tabucchi)

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