
con questo libro, il suo piu` personale sino a oggi, oliver sacks apre le porte della grande casa edoardiana di londra in cui viveva un ragazzino timido e introverso con la passione per la chimica: di fronte al multiforme e al caotico, all`incomprensibile e al crudele, la purezza del metallo ha per il piccolo oliver un valore simbolico, quasi la materializzazione di "idee chiare e distinte" e di un ordine stabile. il tramite naturale verso questo mondo fantastico e` dave, zio tungsteno, quello che fabbricava le lampadine. guidati dai filamenti di luce, seguiamo l`evoluzione di quel ragazzino curioso e appassionato: e sara` come ricapitolare alcune tappe essenziali nella storia della scienza.



le esperienze che viviamo sono realmente inevitabili? "cosa succederebbe se..." si chiede il protagonista kurmann e si figura le vicende della sua vita come un giocatore di scacchi calcola le mosse delle pedine: se almeno una volta avesse avuto la possibilita` di non aver pensato e realizzato questa o quella mossa, avrebbe cambiato tutto il seguito della partita. e a kurmann viene appunto offerta tale possibilita`. frisch gli affianca un personaggio complementare, un registratore, che assiste il protagonista oggettivandolo e gli consente di realizzare effettive varianti alla sua esistenza. ci troviamo cosi` di fronte non alla mera biografia di un uomo, bensi` alla sua risposta al fatto che con il tempo si acquista inevitabilmente una biografia.







il narratore risiede in un villaggio normanno. nella solitudine brumosa della campagna, in una casa dalle scale scricchiolanti, piena di piccoli notturni rumori, raccoglie materiali documentali sul misterioso popolo dei gamuna: le fonti maggiori sono le lettere e i taccuini di un amico viaggiatore, gli articoli di un aviatore argentino e il diario che una suora vietnamita gli legge quando egli si reca a trovarla al di la` della manica. gianni celati da` vita a un romanzo di antropologia fantastica ricreando la storia dei gamuna, della loro lingua, dei loro costumi, del mistero che li circonda.













un`estate torrida in una vecchia casa in toscana. qui tristano vive la sua lunga agonia: una cancrena gli divora la gamba, i dolori sono lancinanti e la malattia si estende a tutto il corpo. lo assiste la vecchia frau, la stessa che da bambino gli raccontava fiabe e poesie in tedesco, affinche` imparasse la lingua. in uno stato allucinatorio, tristano vecchio e incattivito, racconta di se` ad uno scrittore perche` sia testimone della sua agonia e dei ricordi di una vita. fantasmi di donne amate si sovrappongono nel delirio e poi la guerra, combattuta in grecia, la scelta della liberta` e della resistenza. alla fine della vita tutto appare uguale a se stesso, un incubo che tutto sovrasta e tutto circonda.

Coines Edizioni, 1974, IT. A metà degli anni settanta, Rossellini ha colto uno dei grandi bisogni dell'uomo moderno: quello dell'espansione dei confini della conoscenza e di un più alto livello di "educazione" e per rispondervi si è rivolto alla televisione. Con la ricchezza del suo linguaggio cinematografico posto al servizio del "video" ha iniziato a evocare i momenti nodali e alcuni grandi protagonisti della storia del pensiero umano. Il libro contiene la sceneggiatura del film dedicato a Cartesio, ritratto come un uomo del suo tempo che vive un'esperienza faticosa, contrastata, quasi sempre solitaria, all'interno di una cultura proiettata alla conquista di una nuova dimensione di realtà ma ancora avviluppata dalla tradizione di un aristotelismo scolastico deteriore.