


uno scrittore di successo narra in prima persona del suo incontro, nel porto di una imprecisata citta` italiana, con otonieri, un colto e singolare personaggio a capo di un fantomatico cenacolo di emarginati che hanno sviluppato una sorta di sistema filosofico. il narratore e` invitato a partecipare a uno dei convegni del club nel corso del quale ognuno e` chiamato a raccontare vicende che lo hanno visto protagonista o spettatore. e cosi` assiste al racconto di un capitano di lungo corso che si fa chiamare cardenio. egli narra del suo incontro con la sirena chimera che sposa e con la quale vive su un`isola del mare del nord. ma la sirena un giorno scompare in mare e cardenio intraprende un viaggio nei mari del sud, finendo naufrago su un`isola deserta. li` l`uomo incontra un`altra sirena, astlik, che diversamente da chimera rifiuta di farsi donna e cerca di convincere invece cardenio a seguirlo nel mondo degli abissi. ma il sogno non potra` realizzarsi, e a infrangerlo ci pensera` chimera, la sirena tradita.


crisi delle ideologie, crisi dei partiti, individualismo sfrenato... questo e` l`ambiente - ben noto - in cui ci muoviamo: una societa` liquida, dove non sempre e` facile trovare una stella polare (anche se e` facile trovare tante stelle e stellette). di questa societa` troviamo qui i volti piu` familiari: le maschere della politica, le ossessioni mediatiche di visibilita` che tutti (o quasi) sembriamo condividere, la vita simbiotica coi nostri telefonini, la mala educazione. e naturalmente molto altro, che umberto eco ha raccontato regolarmente nelle sue bustine di minerva. e una societa`, la societa` liquida, in cui il non senso sembra talora prendere il sopravvento sulla razionalita`, con irripetibili effetti comici certo, ma con conseguenze non propriamente rassicuranti. confusione, sconnessione, profluvi di parole, spesso troppo tangenti ai luoghi comuni. "pape sata`n, pape sata`n aleppe", diceva dante nell`inferno (vii, 1), tra meraviglia, dolore, ira, minaccia, e forse ironia.