



perche` allenarsi? ogni apneista ha le proprie motivazioni: ci sono coloro che ambiscono a ottenere importanti risultati atletici e competitivi, mentre altri mirano a una piu` intima evoluzione personale che, successivamente, si traduce anche in un miglioramento delle performance. in ogni caso, indipendentemente dall`obiettivo personale, allenarsi porta a un cambiamento sia a livello puramente fisico, sia a livello emotivo. l`allenamento quindi evoca la propria proiezione al miglioramento e all`evoluzione: e` la chiara manifestazione della personale propensione al cambiamento. in questo manuale vengono analizzati i molteplici aspetti che caratterizzano l`allenamento. le innumerevoli variabili che concorrono alla realizzazione del "tuffo sempre ambito" si susseguono in modo metodico e progressivo evidenziando il fatto che per allenarsi e per migliorarsi non e` sempre necessario soffrire e spingersi al limite. allenarsi non significa soltanto "saper fare", ma anche "saper sentire" e sperimentare strade nuove solo per il gusto di vedere dove portano. un manuale che ambisce a essere un supporto per apneisti e istruttori curiosi e attratti da metodiche allenanti nuove. un`opera che affronta aspetti tecnici attraverso la proposta di tabelle di allenamento e esercizi abbinati a un percorso di pura osservazione dei risultati ottenuti. un buon allenamento non puo` infatti essere caratterizzato da sole azioni allenanti, ma deve essere affiancato da una parte di analisi critica di quanto svolto. con 80 tabelle di allenamento.

"confrontiamo allora i nostri miti" presenta la raccolta poetica d`esordio di leonard cohen. apparsa originariamente nel 1956 e da tempo introvabile anche in lingua originale, questa silloge permette di riscoprire, a oltre cinquant`anni di distanza, le espressioni giovanili di una voce destinata ad affermarsi come una delle piu` uniche e rappresentative del novecento. "questo e` il vero motivo per cui ho cominciato a scrivere poesie. scrivevo messaggi per le donne, per sedurle. loro li facevano circolare, e la gente li chiamava poesia. quando non funzionava con le donne, mi rivolgevo a dio". in questa riflessione autoironica c`e` tutto cohen. e, a ben vedere, espresse con sublime grazia disincantata tutte - o quasi - le ossessioni della sua poetica: il distacco appartato e come sciamanico del poeta/bardo, il sesso, il misticismo.