
"risvegli" e` il racconto sconvolgente di come alcuni pazienti vennero risvegliati, mediante un farmaco somministrato da sacks stesso, dopo quarant`anni di sonno.

la settantacinquenne margaret hughes vive in una grande villa sulle colline di seattle in compagnia di una vasta collezione di porcellane antiche e preziosissime. le ha ereditate dal padre e da allora le ha custodite con ogni cura, fingendo di ignorarne la storia, fino a trasformare stoviglie, portacalamai e statuette nella famiglia che non ha potuto conservare. ma una diagnosi di astrocitoma maligno cambia tutto. margaret decide che e` tempo di far piazza pulita di fantasmi e segreti e aprire la sua casa al mondo; quel che le occorre e` un`inquilina. risponde all`annuncio wanda schultz, una giovane direttrice di scena da poco giunta in citta` alla ricerca dell`uomo che ama, allontanatesi da new york con il proposito per nulla originale di "trovare se stesso". per wanda e` solo l`ultimo di una serie di abbandoni che, a partire da quello dei genitori, spingono la ragazza a indossare sempre nuove corazze dietro cui nascondere il suo cuore impietrito. per quanto stranamente assortite, le due donne trovano un immediato legame nella comune necessita` di smantellare un passato troppo doloroso, e a mano a mano che l`improbabile nucleo familiare si va rimpolpando di nuovi accattivanti membri, margaret e wanda scoprono che una grande rottura puo` condurre a una grande riparazione, che le vie del riscatto possono essere divertenti e imprevedibili, e che la miglior colla per cio` che si spezza e` la tenerezza.











prima della crisi mondiale, l`europa era in crisi. non era riuscita a progredire nell`unificazione metanazionale ne` a integrare le nazioni liberate dall`impero sovietico. la crisi economica mondiale rischia non solo di aggravare la crisi dell`europa, ma di disgregrare l`europa stessa. tuttavia, "la` dove cresce il pericolo cresce anche cio` che salva", diceva uno dei piu` grandi poeti europei (holderlin). e a un pensiero e a una politica di salvezza che ci invitano edgar morin e mauro ceruti. delineano un appassionato ritratto della nostra europa, della sua storia ambivalente intrecciata di civilta` e barbarie, e si chiedono come sia possibile scongiurare il rischio di paralisi e di disgregazione, mostrando che le ragioni della speranza si annidano paradossalmente nelle ragioni della disperazione. un vero e proprio manifesto per una rinascita della cultura e della politica europee nel tempo della globalizzazione.


