
"pellegrinaggio in inghilterra" recita il sottotitolo. e di un viaggio solitario si tratta, d`estate e per lo piu` a piedi, nel suffolk, dove sebald visse sino all`ultimo: in uno spazio delimitato da mare, colline e qualche citta` costiera, attraverso grandi proprieta` terriere in decadenza, ai margini dei campi di volo dai quali si alzavano i caccia britannici per bombardare la germania. viandante saturnino ("nato sotto il segno del freddo pianeta saturno" dice di se` nel poemetto secondo natura), sebald ci racconta - lungo dieci stazioni di un itinerario che e` anche una via di fuga - gli incontri con interlocutori bizzarri, amici, oggetti che evocano le fasi di quella "storia naturale della distruzione" che scandisce il cammino umano e il susseguirsi degli eventi naturali. e ci racconta storie di altri vagabondaggi ed emigrazioni, di cui la sua vicenda personale e` estrema eco: quelli di michael hamburger, poeta e traduttore di ho`lderlin, profugo anche lui dalla germania; di joseph conrad, che nel congo conosce la malinconia dell`emigrato e l`orrore per le tragedie del paese di tenebra; di chateaubriand, esule in inghilterra; di edward fitz-gerald, eccentrico interprete della lirica persiana, che a bordo della sua piccola imbarcazione trascorre ore in coperta, con in dosso marsina e cilindro e un lungo, svolazzante boa di piume bianche intorno al collo. pellegrinaggio e insieme labirinto, nella miglior tradizione sebaldiana.

un romanzo corale animato da personaggi la cui vita e` splendente, frenetica e affaticata. tutti insieme rappresentano una generazione: quarantenni brillanti che hanno perduto, forse per sempre, valori e centri di gravita`. una generazione che, come ha scritto pier vittorio tondelli, "avverte su di se` il destino di un mondo che si sta disgregando".




uomini e donne non solo si nasce ma si diventa, ci hanno insegnato le scienze sociali e il pensiero femminista, mettendo in luce come una differenza biologica possa essere trasformata in una disuguaglianza sociale. al modo in cui i generi maschile e femminile vengono socialmente costruiti come diseguali e` dedicato il libro di miriam johnson, che analizza i ruoli di moglie e di madre e quelli di marito e di padre all`interno della famiglia nucleare per individuare le radici del predominio maschile e i meccanismi della sua riproduzione. nell`argomentare le sue tesi l`autrice si confronta con una ricca letteratura psicologica, psicoanalitica e sociologica e ripercorre il dibattito femminista rispetto al quale peraltro assume spesso posizioni controcorrente.















autore di alcune tra le storie piu` avvincenti della letteratura americana, jack london ebbe una vita avventurosa quanto quella di un personaggio di uno dei suoi romanzi. nacque a san francisco, in california, il 12 gennaio 1876 in una famiglia di operai. abbandonata la scuola a undici anni, fece di tutto per guadagnarsi da vivere: il pirata di ostriche, il marinaio, il cacciatore di foche, l`operaio. a diciannove anni riprese gli studi. difensore dei diritti della classe lavoratrice, tenne discorsi infiammati. abbandonato il college, deciso a diventare scrittore, venne coinvolto in una delle avventure piu` entusiasmanti del diciannovesimo secolo: la corsa all`oro del klondike. autodidatta, a soli ventinove anni era gia` uno degli autori piu` popolari del mondo. negli anni successivi fu reporter di guerra in corea e messico, tento` di fare il giro del mondo e organizzo` una comunita` auto-sufficiente nel suo immenso ranch californiano. e ovviamente scrisse libri e racconti che lettori di tutte le eta` continuano a leggere e a studiare ancora oggi. in questa biografia emerge la figura di jack london e l`epoca tumultuosa in cui visse. corredata da molte foto, ecco l`avventura di una vita affascinante, i cui dettagli si rivelano memorabili come le storie scritte e raccontate dallo stesso protagonista. in appendice il testo "cos`e` la vita per me" di jack london, nella traduzione di davide sapienza, tratto dalla raccolta "rivoluzione".

la storia del piu` grande ente scientifico italiano, il consiglio nazionale delle ricerche (cnr), viene narrata e interpretata in queste pagine da uno dei suoi protagonisti, lucio bianco. e una storia lunga novant`anni che non guarda al passato, ma al futuro: i caratteri fondanti del cnr, sono tuttora attuali. il volume, svela alcuni dei motivi di fondo che ostacolano l`ingresso dell`italia nella "societa` della conoscenza" e stanno determinando il declino, economico e non solo, del nostro paese. questo libro racconta anche un pezzo importante di storia della cultura italiana. e, soprattutto, di storia del rapporto tra scienza e politica, che in italia e` stato spesso burrascoso.

"cinquanta chili d`oro", il primo volume di questa serie archivi/processo eichmann (gennaio 2014) era dedicato al `capitolo italiano` del processo, mentre questo secondo volume e` dedicato a un argomento cosi` lancinante e intollerabile com`e` quello dell`infanzia, l`adolescenza e la prima gioventu`, viste, per l`appunto, alla luce del processo eichmann, dunque all`interno di un quadro di riferimento contrassegnato dall`assenza d`ogni idealizzazione dell`infanzia e da una drammatica e spietata consapevolezza priva d`ogni magia e niente affatto fiabesca, che trova in questo volume la descrizione piu` cruda. e mai come in questi atti giudiziari, che qui vengono pubblicati per la prima volta, dai diretti protagonisti sono stati narrati in modo cosi` compiuto, crudo e consapevole proprio quei tempi drammatici in cui un "padre non puo` dire ai suoi figli cosa dovrebbero fare". il tema dei bambini e` un argomento che ricorre in maniera costante durante tutto il processo eichmann, tanto che non e` esagerato dire che esso costituisca un motivo ricorrente, quasi un fiume carsico che scorre nella maggior parte delle deposizioni e che riemerge prepotentemente a ogni passo. d`altra parte non poteva che essere cosi`: tale fu l`accanimento nazista nei confronti dell`infanzia e della gioventu` che non si puo` non concordare con quello che disse in modo lapidario una testimone: "...i bambini, i grandi nemici del reich tedesco..."








