


domenico stasi e` un anziano ex insegnante, uomo colto, sollecito, impegnato e di apparente pacatezza. quando apprende che nina, una sua antica allieva, e` indagata per partecipazione a banda armata, decide di incontrarla per essere rassicurato della sua innocenza. ma nina si proclama colpevole e affida a stasi un incarico delicato: dovra` recarsi in un appartamento abbandonato, cercare una copia della "morte di virgilio" di hermann broch, trascrivere una frase sottolineata a pagina 46 e farla avere a un non meglio precisato "contatto". con leggerezza, quasi per gioco, stasi esegue gli ordini. non si tratta affatto di un gioco. stasi viene convocato dalla polizia, che segue ogni sua mossa; il contatto non si accontenta del messaggio e gli fa recapitare una pistola con la quale dovra` sparare a un importante bersaglio... un meccanismo inesorabile si e` messo in moto. ma e` realmente cosi`? chi e`, realmente, il professor stasi? e un assassino? e una vittima? e un innocuo zimbello?


benche` in passato i rapporti tra storici e scienziati non siano sempre stati idilliaci, oggi lo scambio tra le due aree si e` fatto sempre piu` intenso e proficuo: la pratica della ricerca storica e` cosi` influenzata da concetti, modelli e metodi propri delle discipline sociali, cosi` come queste ultime si sono aperte all`approccio storico. l`autore e` stato uno dei protagonisti di questa convergenza. ora in questo nuovo volume, che testimonia del cammino percorso in questa direzione, burke allarga la sua visuale al contributo dell`intero campo delle scienze sociali.





