
"asia maggiore: cosi` si designavano, nell`occidente cristiano, e in opposizione alle regioni ben note dell`asia minore, i paesi remoti dell`oriente: l`india, la cina. la sensaziane, per quanto vaga, dell`esistenza di un`altra, o di altre civilta`, pressoche` indipendenti dalla nostra, e` sempre stata viva nella coscienza europea (vedi il caso esemplare del milione) e avrebbe dovuto togliere parte della loro sicurezza alle grandi sistemazioni del pensiero occidentale. ma l`espansione della cultura e della civilta` europee, e la sommaria appropriaziane del mondo compiuta dall`occidente nelle forme della soggezione coloniale, mentre ponevano le basi dell`unita` futura, velavano, anziche` rivelare, quella profonda disparita` e autonomia di sviluppo, negato (contro ogni apparenza) nella visione cosmopolitica, occidentale delle cose. spettava alla rivoluziane socialista, come rivoluziane autonoma del popolo cinese, attuare, in forme profondamente originali, un`altra, piu` vera confluenza. cosi`, l`avvento della cina come partner culturale e soggetto storico ci costringe a rivedere gran parte della nostra eredita`, e delle categarie in cui ha trovato sistemazione" (f. fortini, 1956).


caro lettore, in questo libro ci sono dieci racconti di gianni rodari. parlano, fra le altre cose, della forza e della debolezza: la forza, o il potere, della ricchezza, della magia, dell` amicizia, o la debolezza di chi non ha il potere, di chi e` considerato diverso, di chi e` solo. ma come vedrai, accade una cosa strana: nel libro ci sono dieci racconti, e trenta finali... eta` di lettura: da 7 anni.

sandor marlav, 40 anni vissuti nel segno del rock, e` un hobo che vagabonda da un sogno all`altro, un eterno adolescente che rincorre una relazione sentimentale vera, ma che inciampa sempre su se stesso. incapace di scendere a patti con la realta`, si muove fuori giri, nel ricordo di quel tempo in cui il mondo si muoveva al ritmo di giri precisi: i 45 e i 78. nel giorno del suo quarantesimo compleanno, in un disperato sforzo di trattenere l`adolescenza che fugge, decide di scrivere un diario e raccontare a se stesso qualcosa che lo aiuti a capirsi meglio.
















texas, 1949. lacerato ogni legame che lo stringeva alla terra e alla famiglia, john grady cole sella il cavallo e insieme all`amico rawlins si mette sull`antica pista che conduce alla frontiera e piu` in la` al messico, inseguendo un passato nobile e, forse, mai esistito. attraverso la vastita` di un territorio maestoso e senza tempo, i due cowboy, cui si aggiunge il tragico e selvaggio blevins, intraprendono un viaggio mitico che li portera` fin nel cuore aspro e desolato dei monti messicani. qui la vita sembra palpitare allo stesso ritmo dei cavalli bradi e gli occhi di alejandra possono "in un batter di cuore sconvolgere il mondo". con una narrazione che all`asciuttezza stilistica di hemingway unisce la ritmicita` incantatoria di faulkner, mccarthy strappa al cinema il sogno western e lo restituisce, con sorprendente potere evocativo, alla letteratura.

