

una bicicletta, un ghiacciolo, una fionda, le biglie di vetro e l`abbraccio dei genitori: tanto bastava per essere felici. forse era poco, o forse tantissimo in quel tempo passato che ci ha plasmato, educato ad essere cio` che siamo diventati. nel distacco dalla madre, l`autore riscopre immagini che rischiavano di scomparire, momenti di intimita` profondi e conflitti mai risolti ma che hanno trovato una soluzione spontanea nell`affetto familiare. un viaggio a ritroso, un percorso nella memoria di una famiglia italiana, il ritratto di un mondo semplice e indimenticabile...
dopo "varese al tempo del liberty" proseguiamo con l`edizione anastatica, arricchita da immagini d`epoca, delle guide piu` rappresentative di alcuni periodi storici di varese che hanno lasciato un`impronta urbanistica alla citta`. chi piu` di giovanni bagaini, che di quegli avvenimenti e` stato protagonista e testimone, e della sua guida del 1935, puo` assolvere a questo compito per il ventennio in cui il fascismo ha operato uno dei piu` massicci mutamenti del volto della citta`? a scanso di equivoci e di strumentali polemiche, si precisa che oggetto della guida di bagaini voleva essere, e tale rimane, la descrizione narrata e fotografica del volto urbanistico della citta`, ossia un pratico strumento di consultazione per i turisti ai quali era in particolar modo diretta. nel contempo questa guida assume un rilievo storico poiche` il 1935 fu l`anno in cui comincio` a cadere la grande illusione di un crescente benessere economico per la popolazione, dando contestualmente il via sul piano internazionale a iniziative e alleanze che avrebbero provocato, in un decennio ininterrotto di guerre, lutti e distruzioni immani.