


kolleritsch, in questo suo testo in prosa, rivolge due lettere simboliche ai figli, avuti in eta` gia` matura, mitizzando l`infanzia come "luogo" della condizione umana, nonche` metafora essenziale della creazione poetica. l`autore vuole mettere in guardia i figli-lettori da qualunque verita` assoluta o certezza definitiva, suggerendo un diverso rapporto con il mondo, piu` libero e creativo.


le vere cause della religione secondo l`originale e disincantata interpretazione del grande pensatore inglese. david hume (1711-1776) e` il maggior esponente dell`empirismo inglese.

le "vite antiche di maometto" sono formate da un intarsio di molte tradizioni dei primi secoli islamici. nella storia del mondo non esiste, probabilmente, figura piu` complessa di quella di maometto. in primo luogo, maometto e` la creatura che dio forgia agli inizi dell`universo: composta di terra pura, immersa nelle acque del paradiso e trasformata in perla radiosissima, che illumina gli angeli, adamo e i profeti della bibbia. dopo molto tempo, nasce il maometto "reale". egli riceve la rivelazione divina da parte dell`angelo gabriele, un episodio solenne che possiamo avvicinare soltanto alle grandi rivelazioni bibliche. maometto teme di essere posseduto dai demoni: la moglie lo convince che e` posseduto dalla parola di dio. appena maometto, in questa nuova veste, entra nell`esistenza quotidiana, trova compagni, elabora leggi, comincia la conquista dei paesi arabi. eppure proprio ora, mentre diventa il profeta di un popolo, la sua figura perde l`elemento sacro che l`aveva avvolta. ci sembra un uomo incerto, dubbioso, che cerca compromessi, sbaglia, desidera donne, governa un harem, combatte, commette razzie. come dice meravigliosamente, "io sono soltanto un uomo con occhi che piangono e un cuore che soffre".

nel 1907 il tipografo arnoldo mondatori, personaggio controverso e carismatico, fondava un`azienda destinata a diventare in pochi anni la piu` grande casa editrice italiana. mondadori e` stato l`editore di d`annunzio e montale, di churchill e thomas mann, ma anche di topolino, dei celebri gialli e di molte fortunate riviste. aveva iniziato la sua attivita` come tipografo nel primo dopoguerra stampando giornali socialisti; ebbe rapporti non sempre facili con il fascismo (dalla pubblicazione dei "colloqui" di ludwig con mussolini al topolino autarchico); pubblico` opere di enorme successo, ma anche capolavori destinati a entrare nella storia della letteratura. attraverso la biografia del grande editore e imprenditore di successo, enrico decleva racconta una pagina fondamentale della storia italiana del novecento: la nascita e lo sviluppo dell`industria culturale, la creazione di un mercato di massa per libri e riviste in un secolo fitto di importanti cambiamenti sociali.












chi naviga a vela, piccola o grande che sia la sua barca, segue - consapevolmente o no - la via del tao: come il navigatore si muove secondando l`energia del vento e del mare, si solleva e ricade come l`onda, avanza veloce o lento col vento quando spira forte o cala, cosi` il taoista vive in armonia con se stesso e col mondo, attento e ricettivo, paziente e reattivo. "il tao della barca" non si rivolge solo ai navigatori, ma a tutti: lo spirito della vela trascende la navigazione, e` una metafora della vita e un modo di vivere, con se stessi, con gli altri, con le cose.















la seconda guerra mondiale ha causato circa sessanta milioni di morti. dall`invasione della polonia fino alla resa ufficiale del giappone, passando per l`assedio di leningrado, i bombardamenti sulle citta` tedesche, gli orrori della shoah e l`apocalisse di hiroshima e nagasaki, ogni giorno in media hanno perso la vita ventisettemila persone. ma com`e` stato possibile che paesi non troppo diversi per cultura, tradizione militare e sviluppo economico si siano trovati nella condizione di sacrificare milioni di vite, mobilitando risorse e tecnologie per produrre micidiali strumenti di morte e distruzione? come mai un conflitto iniziato in europa ha avuto una escalation letale, che l`ha portato ad assumere una dimensione globale? a oltre settant`anni di distanza, sembra ancora difficile rispondere in maniera soddisfacente a queste domande. in questo libro hanson cerca di dare il proprio contributo a un dibattito che non e` soltanto storiografico, ma anche e soprattutto morale. muovendo la propria indagine dalle cause del conflitto - che, come rammenta, ricadono esclusivamente sulle spalle del nazifascismo - hanson ne ripercorre le tappe cruciali, concentrandosi sulle battaglie decisive, sugli armamenti sempre piu` letali, sull`efficacia dei metodi di combattimento, sugli errori e i successi strategici dei comandi supremi, sul ruolo della popolazione civile e dei lavoratori coatti. ma anche sulla forza economica e la capacita` produttiva delle potenze coinvolte, sul peso alla fine risolutivo dell`industria e della ricerca tecnologica. e soprattutto sugli uomini - dai leader ai soldati schierati in prima linea -, su quanti volevano asservire il mondo alle ideologie assassine e alla logica dei campi di sterminio e su quelli che invece vi si opposero. alla fine, pero`, un dubbio rimane: forse quei sessanta milioni di morti avrebbero potuto essere evitati se in molti non avessero distolto lo sguardo di fronte alla minaccia nazifascista. un dubbio che il nostro tempo ci impone
il piccolo principe prende vita... salta fuori dalle pagine, diventa un personaggio vero che il bambino puo` muovere e toccare, con cui giocare e interagire. con musiche, giochi e personaggi animati... l`universo della fantasia diventa realta`! per la prima volta il piccolo principe in 3d si anima e gioca con te e il tuo smartphone grazie alla realta` aumentata. eta` di lettura: da 7 anni.

e universalmente noto che le prime grandi civilta` ebbero origine nella regione situata fra le coste orientali del mediterraneo e l`himalaya: qui, nella valle dell`indo e in mesopotamia, vennero edificate le prime grandi metropoli e fondati i primi vasti imperi. non altrettanto noto, invece, e` che questa stessa regione ha costituito per millenni il crocevia della civilta`. lungo il suo fitto reticolo di strade che collegavano citta` costiere e remote localita` dell`interno, e che gia` a fine ottocento prese il nome di , battute da mercanti, conquistatori, pellegrini e nomadi provenienti da ogni dove, si sono scambiate materie prime, merci e manufatti, ma anche morte, violenza e malattie, e soprattutto idee nei campi piu` disparati, dalla scienza alla filosofia; e lungo le sue rotte commerciali hanno visto la luce le grandi religioni (giudaismo, cristianesimo, islam, buddhismo e induismo), che, in paradossale antitesi con quanto accadde piu` tardi e continua ad accadere oggi, hanno convissuto a lungo in pace e armonia. in contrasto con la narrazione dominante che celebra il trionfo politico, culturale e morale dell`occidente quale artefice e custode della civilta`, con il suo monumentale affresco peter frankopan ci invita a guardare alla storia con occhi diversi e a riconsiderare il ruolo cruciale svolto in passato da popoli e luoghi finora pressoche` ignorati o relegati sullo sfondo, e in procinto di tornare alla ribalta.