
irlanda 1921: in questo anno cruciale per la sua indipendenza, il paese e` attraversato da tensioni e violenze. il capitano everard gault, reo di aver sposato un`inglese, heloise, decide di lasciare la sua casa a lehardane e di rifugiarsi in inghilterra in attesa che le acque si calmino. a questa decisione si ribella la piccola lucy, la figlia, che decide di fuggire la bambina scompare, lasciando un unica traccia: un indumento che il mare. restituisce ai genitori. credutala morta, il capitano e la moglie decidono di abbandonare precipitosamente l`irlanda. la loro esistenza si trascinera` in un itinerario tra l`inghilterra, l`italia e la svizzera, un esilio forzato, segnato dal rimpianto, fino al compiersi di un destino solo differito.




infanzie `favolose`, ragazze `deliziose`, ville sepolte fra gli alberi, parchi, piscine, tennis, biblioteche, vigne in collina... cacce, boschi, cantine sociali, partite a carte, lezioni d`inglese... piste da ballo, lirica del novecento, alberghi di sfollati, studi d`avvocato, licei bombardati, desolate vie provinciali negli anni piu` bui della guerra e del dopoguerra, crocicchi illuminati dalla luna, nonne con soldi, cavalli, spiagge, film con greta garbo, corse in automobile... studi universitari fatti male, trasalimenti sessuali confusi, droghine fatte in casa... fanciulline scatenate o svampite, ragazzini pensierosi e giovani scemini che incontrano il primo amore insieme al primo dolore... dignitose parsimonie... e uno sconfinato patrimonio d`affetti sentimentali e ridicoli accumulati o sperperati fra le ultime estati lunghe in campagna e le prime vacanze brevi al mare...

quasi vent`anni dopo la sua morte, feynman non cessa di stupirci. questa volta con l`aiuto della figlia michelle, che ci consegna una parte copiosa dell`epistolario di suo padre. e basta scorrerne i destinatari - eminenti scienziati, ma anche ammiratori, studenti, picchiatelli, gente comune che si rivolgeva a lui in cerca di consigli - per avere la conferma della sua leggendaria versatilita` e anticonformistica vocazione didattica. ci capitera` allora di incontrare, magari nella risposta a uno sconosciuto, passi illuminanti su qualche arduo problema della fisica: "alla gente piace imparare" diceva del resto feynman "e il modo migliore di "intrattenerla" e`. darle la possibilita` di capire, almeno in parte, qualcosa che non aveva mai capito prima". parteciperemo inoltre - attraverso un libro che si rivelera` l`autoritratto di un uomo che non riusciva a far nulla banalmente - alla comica vicenda delle, sue dimissioni dalla national academy of sciences, istituto che gli appare privo di qualsiasi scopo, se non quello di selezionare i personaggi degni di farne parte; rivivremo la prima esplosione nucleare, descritta con vividezza di immagini in una lettera alla madre; capiremo come arrivo` alla sbalorditiva soluzione del caso del challenger. "sono un esploratore, no?" ha dichiarato feynman. "e quindi mi piace scoprire".

i saggi di questo volume - su montaigne, pascal, racine, baudelaire, proust, sul pubblico del classicismo francese - completano e arricchiscono il quadro del realismo occidentale avviato da "mimesis" dello stesso autore. anche in queste pagine, come nella sua opera maggiore, auerbach mette in atto la sua originalissima metodologia critica, mobile e antidogmatica, capace di rendere significativo il "dettaglio", di risalire dallo stile di testi alla temperie complessiva di un`epoca, di una societa`, di una cultura. la costante attenzione per il pubblico gli permette di penetrare nella segreta dinamica delle opere, nel loro realizzarsi come esperienza estetica, di registrare le mutazioni della spiritualita` - la progressiva "secolarizzazione" in cui si rivela il destino del moderno -, ma anche di cogliere l`emergere di nuove sensibilita` e di nuove forme.

il mercante di tver` afanasij nikitin, recatosi in oriente nel 1466 quasi come rappresentante della nuova russia di ivan iii, e` costretto, in seguito ad alcune disavventure, a migrare per anni tra persia, india e arabia. il suo viaggio, pur non essendo in diretto rapporto con i grandi avvenimenti del xv secolo, e` per molti aspetti un segno del mutamento in atto nella societa` russa del tempo. cio` vale anche per il linguaggio di nikitin, che nella sua struttura anticipa sensibilmente quello moderno; tra l`altro egli ricorre a un miscuglio di parlate orientali quando le sue notazioni sconfinano nel morboso o nel proibito. il diario di quest`uomo semplice e` anche uno spiraglio sulla sua coscienza, sul suo anelito religioso e sulle sue angosce di peccatore. significativamente, il viaggio termina con una preghiera, che riproduce in cirillico le parole del corano. nikitin non si limita a informare, ma racconta e rivela.

la variabile tecnologica rappresenta un momento fondamentale nell`economia e nell`organizzazione delle imprese industriali e la sua rilevanza si va accentuando con l`accelerazione dello sviluppo scientifico e l`allargamento alla scala internazionale dei mercati. per affrontare questo mutato quadro di riferimento, le imprese ricorrono sempre piu` a opzioni di sviluppo per linee esterne, attraverso accordi e alleanze strategiche, sia con concorrenti, sia con clienti e fornitori.













questa raccolta riunisce i racconti piu` "neri" di marco vichi. vi si ritrovano le sue atmosfere e i suoi personaggi, e quella sua capacita` di farsi ascoltare mentre narra vicende quotidiane e terribili dove all`improvviso qualcosa si incrina, un meccanismo si inceppa, e a poco a poco tutto diventa follia, assurdita`, mistero, fino al piccolo, spesso del tutto inaspettato colpo di scena finale. come in "amen", in cui un giovane ricco e nullafacente, che si gode l`eredita` di famiglia senza un pensiero e senza un impegno, viene aggredito da un ometto bizzarro, che lo accusa di avergli ucciso l`amico piu` caro, il suo unico affetto. eppure il ragazzo e` certo di non aver mai fatto del male a nessuno... o in "mio figlio no", dove l`ossessione di un padre che teme l`omosessualita` del figlio adolescente spinge l`uomo a una decisione crudele. o ancora in "puttana", una vicenda di sesso e vendetta ambientata nel famigerato villino romano frequentato dai gerarchi fascisti e dal duce stesso, dove va a lavorare la giovane simonetta, in arte sissi, che ha un sogno segreto...

uno scrittore di successo narra in prima persona del suo incontro, nel porto di una imprecisata citta` italiana, con otonieri, un colto e singolare personaggio a capo di un fantomatico cenacolo di emarginati che hanno sviluppato una sorta di sistema filosofico. il narratore e` invitato a partecipare a uno dei convegni del club nel corso del quale ognuno e` chiamato a raccontare vicende che lo hanno visto protagonista o spettatore. e cosi` assiste al racconto di un capitano di lungo corso che si fa chiamare cardenio. egli narra del suo incontro con la sirena chimera che sposa e con la quale vive su un`isola del mare del nord. ma la sirena un giorno scompare in mare e cardenio intraprende un viaggio nei mari del sud, finendo naufrago su un`isola deserta. li` l`uomo incontra un`altra sirena, astlik, che diversamente da chimera rifiuta di farsi donna e cerca di convincere invece cardenio a seguirlo nel mondo degli abissi. ma il sogno non potra` realizzarsi, e a infrangerlo ci pensera` chimera, la sirena tradita.









l`intenso romanzo biografico di marc pautrel rivive i due eventi che hanno segnato l`esistenza di pascal: la passione per la matematica e l`illuminazione religiosa, due momenti che esprimono due diverse modalita` di conoscenza di quella mente che pascal vedeva all`opera nel mondo gia` quando, bambino prodigio, scopriva da solo quanto il padre avrebbe voluto tenergli nascosto. etienne pascal, matematico di vaglia, aveva cercato di lasciarlo all`oscuro dell`esistenza della matematica e della geometria, temendo che la passione che potevano generare facesse dimenticare al figlio gli affetti umani. lui stesso, infatti, si rimproverava di avere trascurato la moglie, scomparsa giovane, per le scienze. ma, senza bisogno di maestri, il tredicenne blaise sgomentera` i dotti amici paterni con le sue dimostrazioni. seguiranno l`invenzione della pascalina, la ripetizione dell`esperimento di torricelli, l`elaborazione della teoria delle probabilita`. dopo la morte dell`amatissimo padre, pascal si getta nella vita mondana, un periodo che si chiude con il grave incidente che segna il suo ritorno a dio. qualche giorno dopo il risveglio dal coma, pascal vive l`illuminazione estatica del 23 novembre 1654. la realta` che prima gli parlava in forme e numeri ora tace; d`ora in poi gli saranno di consolazione "la parola della bibbia e la lingua francese, scrivere nella stessa precisa maniera in cui si pensa". pascal e` entrato nel secondo tempo della sua breve esistenza. quello stesso giorno comincia a scrivere i "pensieri".

opicino de canistris: artista, cartografo e anche un po` teologo e filosofo. per alcuni, semplicemente uno schizofrenico ossessivo. di se` diceva: "sono uno scoiattolo curioso". certamente opicino, vissuto nel trecento, e` una figura straordinaria di scrittore e disegnatore autodidatta. la sua fama e` conservata in due codici vaticani: 87 fogli cartacei e 27 grandi pergamene ricoperte da un fitto intreccio di disegni, mappe geografiche antropomorfe, simboli, figure geometriche, immagini di mostri e di belve, giochi di parole, brani autobiografici, racconti. dopo una vita vagabonda, opicino approda alla corte pontifi`cia di avignone e all`ombra del suo modesto incarico di copista vive nelle sue pergamene un`altra esistenza. in quelle carte ogni cosa si trasfigura: l`europa e` una donna dagli occhi sottili, la spagna e` il suo volto, il golfo di biscaglia un mostro che spalanca le fauci, le fasi lunari un affascinante gioco visivo. anche il corpo di opicino diventa una mappa che orienta e spiega la mappa del mondo. la sua autobiografia e` una sorta di elegante calligramma, composto in forma di canestro a ricordare, con un facile gioco etimologico, il suo nome di famiglia. mariateresa fumagalli beonio brocchieri e roberto limonta ci accompagnano nel mondo di opicino, dove grandi eventi e fatti personali vengono riscritti dalla forza simbolica del suo pensiero visivo. oltre a due saggi degli autori, alla biografia e alla descrizione del contesto storico e culturale, "volando sul mondo" contiene la traduzione dell`autobiografi`a di opicino e la ricostruzione completa di un disegno tratto dal codice vaticano latino 6435. sara` cosi` possibile ammirare le immagini del chierico pavese entrando nell`immaginario di un uomo geniale e inquieto vissuto al tempo del "nome della rosa".

il libro fa parte di un confanetto composto da due volumi che raccoglie, in ordine cronologico, tutte le opere pubblicate dal poeta comprese quelle postume. la poesia di lorca non e` mai paga di se` e trae vita dal costante contatto con la realta`, dai contrasti piu` violenti, dal bisogno di conciliare la tradizione con l`avanguardia.



crisi delle ideologie, crisi dei partiti, individualismo sfrenato... questo e` l`ambiente - ben noto - in cui ci muoviamo: una societa` liquida, dove non sempre e` facile trovare una stella polare (anche se e` facile trovare tante stelle e stellette). di questa societa` troviamo qui i volti piu` familiari: le maschere della politica, le ossessioni mediatiche di visibilita` che tutti (o quasi) sembriamo condividere, la vita simbiotica coi nostri telefonini, la mala educazione. e naturalmente molto altro, che umberto eco ha raccontato regolarmente nelle sue bustine di minerva. e una societa`, la societa` liquida, in cui il non senso sembra talora prendere il sopravvento sulla razionalita`, con irripetibili effetti comici certo, ma con conseguenze non propriamente rassicuranti. confusione, sconnessione, profluvi di parole, spesso troppo tangenti ai luoghi comuni. "pape sata`n, pape sata`n aleppe", diceva dante nell`inferno (vii, 1), tra meraviglia, dolore, ira, minaccia, e forse ironia.








quando, nel 1963, l`editore insel pubblico`, con il titolo di "frost", il romanzo di un giovane autore austriaco esordiente, il mondo letterario rimase folgorato da una voce che non assomigliava a nessun`altra, quasi provenisse da un pianeta alieno. una voce che, a dispetto dei numerosi epigoni, nulla ha perso della sua unicita`, e che oggi come allora subito travolge chi si avventura nelle prime pagine di "gelo". dove cupi presagi si manifestano a un tirocinante in medicina, diretto verso una remota regione di montagna: . il giovane deve assolvere un incarico : osservare con attenzione, e discrezione, i bizzarri comportamenti del fratello di un medico, il pittore strauch, che dopo aver bruciato tutti i suoi quadri si e` da tempo ritirato in uno sperduto villaggio. la sua destinazione e` dunque weng, , dove . e non meno inquietanti sono i suoi abitatori: dalla moglie dell`oste, , allo scuoiatore che , dal distillatore di grappa, , al gendarme, che non ha potuto studiare perche` il padre temeva che . ma su tutti giganteggia, indimenticabile capostipite dei personaggi di bernhard, il pittore strauch, che giorno dopo giorno avvolgera` il giovane, e il lettore, nelle spire del suo folle, ipnotico, labirintico monologare.

il novecento, il `secolo breve`, viene raccontato tradizionalmente attraverso la politica e l`economia. come se queste due grandi ruote motrici della storia producessero un cammino necessario e inevitabile. esiste pero` un altro novecento, spesso lasciato ai margini, da cui e` necessario ripartire per scoprire le radici del nostro presente. e il novecento che vede la transizione definitiva dalla societa` contadina a quella industriale. quello che vede la nascita e l`evoluzione della societa` dei consumi di massa e la costruzione, in senso antropologico, di un nuovo modo di vivere e pensare. quello che vede il crescente e inarrestabile dominio della tecnica, la costruzione di un sistema di produzione e comunicazione su scala globale, la dinamica delle crisi economiche e dei loro effetti. quello che imprime come `marchio` indelebile una diversa manifestazione dei sentimenti collettivi e privati. un libro destinato a soddisfare le domande e le curiosita` di quanti si interrogano sulla storia dei mutamenti sociali di massa e di costume.

tommy wilhelm, il protagonista di "la resa dei conti", e certamente uno dei personaggi piu riusciti di saul bellow e della letteratura americana contemporanea. uomo debole e impulsivo, sospinto da eventi incalzanti che non riesce a comprendere appieno - la separazione dalla moglie, il difficile rapporto col padre -, tommy e soffocato da un nodo di rivolta e dolore che non sa esprimere, e in questa sua accorata impotenza diventa, pagina dopo pagina, il commovente campione di una lotta contro un mondo opprimente e privo di amore. e una giornata qualunque a new york, tra un grande albergo, una cafeteria e la sala della borsa, diventa per questo umanissimo personaggio l?occasione per fare il bilancio di un?intera esistenza. l?esistenza di un uomo "che nella sua vita ha sbagliato tutto".