
roma, gennaio 1943: un pomeriggio tiepido avvolge la citta` che, immersa in una pace innaturale, sembra quasi presagire la rovina imminente. una giovane tedesca percorre le strade del centro diretta alla christuskirche, dove sta per tenersi un concerto. di lei non conosciamo nulla - solo i pensieri che fluiscono sulla pagina, dapprima lentamente, poi sempre piu` rapidi e densi, in un crescendo emotivo che sbozza alla perfezione il ritratto di una ventunenne giunta in italia dalle coste del baltico, all`ottavo mese di gravidanza, in ansia per le sorti del marito, un ufficiale della wehrmacht improvvisamente richiamato in africa. di pagina in pagina, i pensieri della protagonista e gli scorci di roma si intrecciano fino a confondersi, e la mente ricostruisce avvenimenti, sogni, speranze per il bambino che sta per nascere. poi la semplicita` quasi fanciullesca delle prime riflessioni lascia spazio a domande piu` profonde e inquietanti sul futuro della guerra, della germania, dell`europa, domande dinanzi alle quali la ragione si smarrisce. soltanto la fede e la musica di bach, in questo pomeriggio romano, sembrano poter suggerire una risposta, facendo vacillare le certezze della protagonista fino a smascherare in modo inequivocabile la perversione della menzogna nazista.





se, come sosteneva alexander pope, lo studio dell`umanita` e` essenzialmente studio dell`uomo, ne consegue che un viaggiatore che si rispetti dovrebbe essere piu` interessato agli abitanti del paese visitato che al paese stesso. raramente accade, vuoi per la differenza della lingua, vuoi per quella culturale, e anche quando si superano queste barriere, si e` a corto di soggetti di conversazione. ci si puo` parlare a gesti come succede a harriet martineau, ma due ore di conversazione gestuale possono sembrare incredibilmente lunghe, oppure si puo` imparare il tono della comunicazione in cinese, che rischia pero` di suscitare risate imbarazzanti. tuttavia, volenti o nolenti, si e` costretti a vivere spalla a spalla con gli indigeni, e sono loro il soggetto di questo libro. in qualche caso non sono nativi nel senso stretto della parola, o meglio, se lo sono, sono talvolta figli di coloni che non si sono mai integrati, come la famiglia inglese dei trawnbeigh descritta da charles macomb flandrau, un americano in visita nella loro fattoria in rovina nella campagna messicana. come diceva karl baedeker, il primo autore e editore di guide di viaggio (1827) nei suoi consigli ai viaggiatori in oriente: "si dovrebbe sempre evitare l`intimita`. la vera amicizia e` rara in oriente... quelli che capiscono come si trattano gli indigeni saranno spesso colpiti dalla loro dignita`, fierezza ed eleganza di modi. lo straniero deve percio` essere attento a mantenere un contegno al loro stesso livello".

"un caffe` a saint-germain" e` un racconto per immagini, il racconto "disegnato" di un quartiere di parigi ricco di storia, di memorie, di suggestioni, di echi culturali, visto attraverso le facce dei frequentatori di quattro celebri caffe` - il flore, il deux magots, il bonaparte e lo chai de l`abbaye. l`uomo ritratto in copertina e` "l`uomo" di saint-germain: chi va a saint-germain non puo` non vederlo. da decenni, tutti i giorni, siede accanto all`edicola intento a leggere o a fare parole crociate, all`angolo tra la rue saint-benoi`t e il boulevard. con una nota di antonio tabucchi e introduzione di carlo carabba.

opera complessa, insieme racconto di viaggio, allegoria storico-culturale sul rapporto uomo/natura, riflessione sui saperi contemporanei. "la montagna" puo` essere letta come il coronamento di un programma tenacemente perseguito, quello della `bella citta` universale`, in cui tutti gli esclusi trovano il loro diritto, anche gli animali, i semplici per eccellenza, i piu` innocenti, i piu` sventurati.






questo "vademecum del pianista da camera", scritto da uno dei principali pianisti contemporanei, si presenta come una sorta di `lettera semiseria`, dedicata a tutti gli appassionati di musica. ma e` un bruno canino scatenato, quello che da `abito` a `voltapagine`, da `dopo concerto` a `prove`, da `accordatura` ad `incubi` affronta in trentacinque voci tutti i temi e i patemi del pianista da camera.




e estate e l`oceano ruggisce al largo della citta` di salem. towner whitney e` tornata dove tutto e` cominciato. la grande casa segnata dalla salsedine e` avvolta dal silenzio. eppure a towner sembra ancora di vedere la sua gemella lindley mentre, con lei, ride e legge il futuro secondo un`antica arte trasmessa di madre in figlia tra le strane donne della famiglia whitney. towner era fuggita da tutto cio`, prigioniera del senso di colpa e della follia. perche` l`ultima volta che aveva previsto il futuro, lindley era morta. quindici anni dopo, la scomparsa dell`amata zia eva la costringe a fare ritorno. per ritrovarla, towner non ha altra scelta: deve affrontare il segreto che la lega indissolubilmente a lindley. un segreto che affonda le radici in un passato inconfessabile che molti, nel clan whitney e nella chiusa comunita` di salem, hanno cercato di rimuovere. dalla madre di towner, may, una donna dura e solitaria, che vive su un`isola sperduta, alla fragile emma, marchiata da una ferita indelebile, fino a cal, un ambiguo predicatore. quando il corpo di eva viene restituito dalle onde e un`altra ragazza scompare, towner capisce di essere precipitata di nuovo nell`incubo di quella calda estate di quindici anni prima. circondata dalle chiacchiere e dai sospetti, non puo` fare affidamento che su se` stessa. e questa l`eredita` che eva le ha lasciato: scrutare il futuro e distinguere vero e falso, odio e amore, realta` e sogno. solo allora il velo che offusca il suo destino si sollevera`.



e san pietroburgo a ispirare e ospitare questi trentatre` attimi di felicita` sotto forma di altrettanti racconti. sfila un serissimo carnevale di malavitosi, impiegati, prostitute, turisti, miserabili e milionari, maschere che si alternano e incrociano su un palcoscenico sempre mobile che si tinge di giallo, rosa, nero e rosso. un microcosmo dove sesso e violenza sembrano spesso gli unici punti di riferimento. un mondo illuminato da quella felicita` che nessuno sembra trovare ma che si trova ovunque.


dopo che gli avvenimenti raccontati nel precedente romanzo,"attenti al gorilla", lo avevano fatto finire all`ospedale, sandrone dazieri, e` finalmente guarito dai suoi malanni. ma per un tipo cosi` e` difficile stare lontano dai pasticci. torna a cremona, in convalescenza a casa della madre, incontra una ragazza meritevole di seduzione e finisce dritto dritto sul cadavere di un albanese. sembra uno di quei casi risolto in partenza, pero` sandrone, che i particolari li osserva, non e` affatto convinto. comincia a indagare e accetta anche la proposta di andare a torino, come coordinatore della sicurezza durante una strampalata convention di fantascienza. presto i due lavori si saldano in uno solo e la soluzione del caso si avvicina.

hondo, un ragazzino di dodici anni, ha perduto i cammelli che custodiva. deve ritrovarli, e con loro la possibilita` di sposare yasmine, la figlia del proprietario degli animali. il destino gli si accanisce contro, in un turbinio di avventure e vicissitudini fra trafficanti di organi, polizia, guerriglieri, spacciatori che allontanano sempre piu` la possibilita` di recuperare i cammelli. un romanzo tragico e picaresco, incalzante e incisivo che passa in rassegna tutta l`africa nera, dalla mauritania alla costa d`avorio, dalla sierra leone al ruanda. ovunque guerra e violenza, sopraffazione e miseria, un destino segnato per i ragazzi africani, bambini invecchiati prima di vivere.

un giovane chierico di casale monferrato, nel 1441, viaggia verso parigi, dove dovrebbe concludere i suoi studi universitari. a parigi non arrivera` mai. per una serie di vicissitudini, raggiunge invece il porto di la rochelle e da li` si imbarca alla volta dell`oceano con l`intenzione di fondare una colonia felice nell`isola di atlantide. con questo romanzo sebastiano vassalli ci racconta la storia avvincente di una scoperta dell`america fuori tempo. una storia che e` anche una potente metafora del rapporto fra gli uomini e il tempo. di come la memoria si cancelli in poche generazioni, ma possa riaffiorare dopo secoli con significati del tutto mutati.

il libro ripercorre la storia della filosofia lungo tutto il corso del novecento. l`indagine si snoda nella forma di una ricostruzione storico-narrativa, in cui sono presentati tutti i principali autori, le principali correnti e le opere piu` lette e discusse del pensiero del secolo. l`ipotesi di fondo che guida il libro e` che la filosofia svolga un ruolo forse non vistoso ma decisivo nello sviluppo della nostra storia recente.



un poema medioevale irlandese, per la prima volta tradotto in una lingua moderna. un "divertimento" irridente e sfrenato, che sembra anticipare il riso beffardo e i giochi linguistici di rabelais. opera di un anonimo irlandese dell`viii secolo, di evidente formazione ecclesiastica, il poemetto risale a un`epoca di declino del monachesimo irlandese, e a un primo approccio puo` sembrare un bell`esempio di letteratura satirico-goliardica.


il libro vuole essere un contributo alla conoscenza del mondo islamico dell`africa settentrionale, cui la cultura occidentale contemporanea si e` avvicinata con scarsita` di mezzi linguistici, con atteggiamento pregiudiziale di fondo e con una lacunosa conoscenza delle radici religiose, politiche e economiche dei movimenti che in esso si manifestano. alcune generalizzazioni, come quella dell`integralismo islamico, o certe riduzioni, come quella del nazionalismo, non consentono di comprendere a fondo il senso di certi risultati elettorali, di certi successi politici, e, piu` in generale, di avvenimenti che sono il prodotto di scelte compiute da uomini e donne reali e non degli articoli di un dogma, cui essi dicono di riferirsi.

dalle pagine dei discorsi di martin luther king emerge un completo sistema di vita morale: un pensiero illuminato dalla dottrina cristiana dell`amore operante attraverso la non-violenza. la speranza non e` rassegnazione o attesa passiva, ma una forza concreta di rinnovamento e di riscatto, tesa a sconfiggere pessimismo e spirito di rinuncia.





quante volte l`abbiamo pensato, guardando i nostri ragazzi, persino bambini, alle prese con telefonini, playstation, lettori dvd o mp3, computer e altri apparecchi elettronici? questa generazione e` nata con la tecnologia digitale nel dna. ma siamo proprio sicuri? cosa differenzia i giovani e giovanissimi degli anni duemila dai loro genitori o anche solo dai fratelli maggiori? e quali effetti, positivi o negativi, puo` avere sulla psiche e sul suo sviluppo la stretta interazione con le tecnologie in giovane eta`? rispondono tre psicologi esperti del problema in un saggio inedito e di estremo interesse per chiunque abbia a che fare con i "nativi digitali".

a sessant`anni dalla fine della seconda guerra mondiale, il dibattito sull`interpretazione dei drammatici avvenimenti che hanno contraddistinto i venti mesi compresi tra l`armistizio dell`8 settembre 1943 e la fine dell`aprile 1945 e` ancora vivo: fu lotta di liberazione, guerra civile, scontro di classe? una fonte autentica per sapere che cosa muoveva gli animi dei combattenti della resistenza e` costituita dai messaggi indirizzati ai familiari nell`imminenza dell`esecuzione o durante il penoso trasferimento verso i campi di sterminio del reich. questo libro raccoglie le lettere di cento partigiani trucidati dai fascisti o dai tedeschi e di quaranta tra oppositori politici ed ebrei stroncati dalla deportazione.

in questo saggio nicholas shrady ripercorre la vicenda del piu` famoso e spettacolare "errore" nella storia dell`architettura: la torre di pisa. partendo dalla costruzione del campo dei miracoli nel dodicesimo secolo; fino ai piu` recenti interventi di restauro, l`autore racconta le mille vicende di cui il campanile piu` celebre del mondo e` stato protagonista o testimone: i primi tentativi di raddrizzarlo, ancora in corso di costruzione; gli esperimenti di galileo galilei sulla caduta dei gravi; il fascino esercitato su byron, shelley e tutta la generazione del romanticismo; l`allarme costante del collasso imminente. un "tilt" che, con i suoi cinque gradi di pendenza, e` una sfida continua alle leggi della logica e della gravita`. un saggio su un celebre e amatissimo monumento, uno dei simboli dell`italia nel mondo.








questa storia d`amore fra un ipocondriaco, raffigurato con ironia, e una "fanciulla del bosco" che gli appare offrendogli fragole selvatiche (e potrebbe essere una driade o un altro essere mitologico), proprio per la sua delicata, implacabile attenzione a ogni minima parvenza della natura e con il suo intatto riserbo sugli eventi psicologici riesce a creare una tensione erotica altissima.





poesia, storia, economia: ecco alcuni degli argomenti trattati fulmineamente da ezra pound in questo suo biglietto da visita, che offre al lettore curioso, l`unico che ai suoi occhi meriti la fatica dello scrittore, un`intensa raccolta di pensieri e aforismi che sono altrettante munizioni per quella battaglia ingaggiata dall`autore dei "cantos" contro la pigrizia intellettuale. a quasi quarant`anni dall`ultima edizione (scheiwiller, milano 1974), bietti ripropone le attualissime pagine di "carta da visita", corredate da un saggio di luca gallesi dedicato alla vicenda biografica del poeta americano.

sandro sardella, poeta operaio, ancora nel 2011, usa di base una forma di comunicazione diretta: come in fabbrica distribuiva ad personam i suoi volantini, implementandoli con il suo essere umano pensante, cosi` ancora oggi concepisce il fare un libro: poche copie, distribuite brevi manu. una rivoluzionaria forma di comunicazione interpersonale, l`unica intramontabile arte che raggiunga il prossimo. soprattutto, quando l`arte della "novita` prensile sorridente" (come lo versifica corrado levi) e` responsabilmente civile verso gli "operai marchiati" verso le "rappresentanze sindacali". sandro sardella con i suoi segnali (volantini, poesie e "fuori busta" quotidiani) contesta non solo il potere, ma anche il contropotere. forse connivente, sicuramente funzionale.

tempi decisivi esamina la natura e le retoriche delle crisi internazionali, nella convinzione che l`una e le altre rivelino aspetti dell`ordine politico e del suo linguaggio che, in condizioni di routine, passano quasi sempre inosservati o sono programmaticamente nascosti. l`occasione di questa riflessione e` lo stato di crisi del sistema internazionale attuale, nel quale l`urgenza dei singoli eventi critici (la crisi economico finanziaria del 2007-2008, le "primavere arabe", la guerra civile siriana ecc.) si mischia a una condizione piu` ampia di cedimento delle determinanti fondamentali dell`ordine internazionale moderno. a partire da qui, il libro sviluppa una riflessione di carattere teoricamente e storicamente generale sul fenomeno delle crisi, costruita su due coppie di opposti. dapprima, le crisi sono viste nella loro natura ambivalente di cesure temporali (tempi decisivi, appunto) e contaminazioni spaziali (tra ordini interni e ordine internazionale). successivamente, la portata rivelatrice delle crisi e` messa a confronto con i travestimenti che le vengono regolarmente opposti, rivolti a negare la crisi o, almeno, a offrirne un`immagine consolatoria anche quando, come nel contesto attuale, tali travestimenti si servono di linguaggi sempre piu` logorati e inadeguati ad afferrare la realta` ed esprimerla politicamente.



dopo un lavoro di restauro durato dieci anni la cappella brancacci nella chiesa di s.maria del carmine a firenze e` stata restituita al suo originario splendore. si tratta di uno dei gioielli del primo rinascimento, affrescato da masaccio, masolino e filippo lippi con scene della vita di s.pietro. l`apporto di masaccio prende le mosse da giotto e dal suo stile monumentale e solenne che enfatizza la sacralita` degli eventi storici e pittorici per introdurre elementi nuovi: la prospettiva e un uso funzionale della luce per evidenziare lo spessore dei volumi e la profondita` dello spazio. sono innovazioni che verranno sviluppate da leonardo e michelangelo e che fanno della cappella brancacci una delle pietre miliari dell`arte rinascimentale italiana.






















in una lettera dell`8 novembre 1917, montale scriveva alla sorella marianna: "io sono amico dell`invisibile e non faccio conto che di cio` che si fa sentire e non si mostra, e non credo e non posso credere a tutto quello che si tocca e che si vede". questa fedelta` all`invisibile, come risvolto della sfiducia nel reale, alimenta in montale un pessimismo radicale impregnato pero` di amore per la vita e uno scetticismo disincantato che presuppone e motiva la sua sofferta ricerca metafisica e quella assillante interrogazione dell`altro propria di uno spirito profondamente religioso. attorno a questo aspetto dell`arte montaliana ruota l`indagine di angelo marchese che ricostruisce, in una lettura di tutte le opere, la personalita` del poeta del novecento.

















"cinque anni della mia vita e` il racconto, pubblicato da alfred dreyfus nel maggio 1901, degli anni trascorsi dalla data del suo arresto, lunedi` 15 ottobre 1894, a mercoledi` 20 settembre 1899, data della sua liberazione; cinque anni durante i quali egli fu, nelle sue stesse parole, "soppresso dal mondo dei vivi". nell`arco di poche settimane dreyfus, ricco ufficiale di stato maggiore, si trova arrestato, interrogato da un comandante in pieno delirio, giudicato, degradato di fronte alle truppe, trasferito, in forza di una legge fatta solo per lui, alla volta di certe isole della guayana, dapprima nella galera comune, all`isola reale, poi in una galera riservata a lui e ai suoi guardiani muti: l`isola del diavolo." (pierre vidal-naquet)




attraverso l`analisi di alcuni casi, dalla diaspora ebraica in europa fino alla diaspora antillana, dalla "versione britannica" della societa` multiculturale a quello straordinario crogiuolo di culture che e` bruxelles e attraverso l`interrogazione critica intorno alle diverse forme in cui viene declinata e manipolata la diversita` culturale, l`insieme degli scritti qui raccolti contribuisce a sfatare luoghi comuni e pregiudizi non sempre innocenti.

quando e come nasce il rapporto di coppia? in un`epoca come quella attuale in cui, visibilmente, non e` piu` solo il matrimonio a definirlo, kaufmann trova che l`indicatore dell`integrazione coniugale e` la gestione comune del bucato; simbolo, nell`epoca della mediazione tecnologica, e` la lavatrice. l`acquisto della lavatrice e`, insomma, la prova materiale dell`esistenza della coppia. intorno alla biancheria da lavare si ingaggia il conflitto dei ruoli sessuali. analizzando chi manipola la biancheria nella vita quotidiana, ci da` informazioni sulla morale egualitaria e sui suoi limiti, una volta che questa entra a regolare nella pratica il rapporto tra ruoli domestici femminili e maschili.

nei suoi tentativi di riprodurre la natura, l`uomo ha generato una quantita` di oggetti, macchine e processi definiti artificiali. ma quale e` il denominatore comune, di ordine genetico e antropologico, che unisce concettualmente la "perspectiva artificialis" di leon battista alberti e l`"intelligenza artificiale", "l`arcobaleno artificiale" di bacone e i "paradisi artificiali" di baudelaire, l`"olfatto artificiale" progettato dalla sony corporation e la "vita artificiale" di langton? individuando nell`attitudine "inventiva" e in quella "imitativa" le due anime permanenti della tecnologia, la teoria dell`artificiale riesce a fornire un`interpretazione originale anche degli sforzi di riproduzione di stati mentali.

l`autore intende guidare i giovani, ma anche gli adulti, verso l`acquisizione dei principi fondamentali del metodo scientifico, mosso dal desiderio di aiutare a discernere la fantasia dalla realta`, la superstizione dalla scienza. il volume dimostra l`assurdita` e la potenziale pericolosita` delle superstizioni e delle pseudo-scienze come ad esempio l`astrologia, analizzando per contrasto le tecniche e gli strumenti di cui si servono gli scienziati per sottoporre a verifica le credenze in contraddizione con la realta`, condurre gli esperimenti, elaborare le teorie.

secondo modalita` diverse gli autori intendono dimostrare che l`interpretazione sociologica puo` costituire un momento fondamentale di comprensione dell`arte, proprio nel porre attenzione ad eventi esteticamente rilevanti piuttosto che alla natura del bello e alla sua collocazione all`interno dell`analisi o della critica filosofica. dunque, le opere d`arte come oggetti empirici della cultura, il pubblico come naturale interlocutore dell`artista, il comportamento creativo e le sue tipologie, l`arte come comunicazione e, su un piano piu` teorico, l`analisi delle correlazioni fra istituzioni, complessita` del prodotto artistico e paradigmi culturali.

(jose` saramago). il commentario politico, umano e letterario di jose` saramago scritto sul suo blog tra il 2008 e il 2009: dall`acido commento su berlusconi a jorge amado, da bush a chico buarque de hollanda, da obama ad adolf eichmann.









"il profeta", l`opera piu` letta e conosciuta di khalil gibran, e` una guida ai grandi temi della vita. il saggio almustafa, dopo anni di esilio, sente che e` giunto il momento di fare ritorno all`isola natia. in procinto di partire, il profeta lascia agli abitanti il dono della sua saggezza, un testamento spirituale. nei sermoni che almustafa pronuncia davanti al popolo, vengono trattati temi universali, insieme semplici e profondi, come il matrimonio, l`amicizia, il tempo, il bene e il male, il mangiare e il bere, il dolore e la bellezza.



annota flaiano nel febbraio del 1936, mentre, sottotenente del genio, partecipa alla guerra d`etiopia. . non a caso, attendera` dieci anni prima di ricavare da quella sofferta esperienza - fatta di sete e stanchezza, caldo e paura - un romanzo. un romanzo sconcertante, tanto piu` in pieno clima neorealista, che ha come sfondo non la , ma il paese triste, ingrato, ambiguo, sfuggente delle iene (e che dunque cela di necessita` ), e al centro una vicenda : un delitto futile e fatale, che scatena in chi l`ha commesso un corrosivo delirio. e gli trasmette il morbo di un , di un senso di colpa inscindibile dal rancore, di una pieta` commista a disprezzo per un mondo ignoto, l`africa - , dove gli occidentali vanno .



immagini, documenti, grafici, schemi, tabelle e cartine integrano il testo e consentono di raccogliere informazioni sui cambiamenti radicali che, tra il 1750 e il 1900, hanno modificato l`economia, la politica, la cultura, e le societa` occidentali, a partire dalla gran bretagna.




lungo l`intera storia del pensiero, il legame tra biografia e speculazione filosofica si e` spesso rivelato determinante, ma mai come in giordano bruno, che guardava alla propria vita come a un dono degli de`i, in vista di un destino eccezionale. lo testimonia questa documentata biografia, che, scritta dal massimo interprete di bruno, offre anche la migliore chiave d`accesso al nucleo piu` profondo della sua esperienza filosofica. un`esperienza, e una vita, eminentemente rinascimentali, indagate e raccontate con maestria, fino al culmine del celebre processo; e qui, prendendo le distanze dal mito di un bruno pronto a immolarsi quale martire del libero pensiero, ciliberto lo mostra impegnato a giocare tutte le proprie carte per salvarsi. solo dopo ottanta mesi di prigionia e di travaglio interiore, giordano bruno scegliera` la morte - e riuscira` nello stesso tempo a capovolgere il rapporto con gli inquisitori, ergendosi a giudice e riducendo la congregazione al ruolo di imputato davanti al tribunale della verita`.
possiamo passare una vita a discutere senza mai capirci, in particolare quando apparteniamo a generazioni diverse. quasi sempre e` un problema di coordinate: ognuno ha le sue e rifiuta di abbandonarle, anche solo un po`. essere figlia e padre non semplifica le cose. . stanchi di , giorgia e gianrico carofiglio si sono seduti a un tavolo e hanno affrontato con occhi nuovi alcuni degli argomenti che piu li hanno divisi. questioni che riguardano ciascuno di noi come il clima, il femminismo, il cibo. la politica. non hanno eliminato tutte le loro divergenze, ma hanno elaborato una serie di ragionamenti - veri e propri saggi brevi, tessere di un mosaico sorprendente - in cui si combinano entrambi i punti di vista. una scommessa audace e allegra sulle possibilita` di un linguaggio comune, di un`idea condivisa del mondo e del futuro. (raffaella de santis, ).

questo libro arricchisce, e in un certo modo completa, il precedente "una dinastia di medici. la saga dei cavacciuti-moruzzi", dove si ripercorrono le vicende di una famiglia nella quale spicca la figura di giuseppe moruzzi, "fisiologo tra i piu` grandi nel mondo". ricordi diretti e familiari, testimonianze, documenti, ci restituiscono l`immagine di uno scienziato-umanista, "filosofo spontaneo", la cui passione per la letteratura e` quasi pari a quella per la ricerca. a chicago nel 1949, in collaborazione con horace magoun, avviene la scoperta "epocale": la dimostrazione dei meccanismi fondamentali della regolazione del sonno. la scoperta di moruzzi e di magoun meritava il premio nobel, scrive cosmacini. questa biografia di un nobel mancato e` un omaggio a un grande scienziato e, in fondo, anche alle migliaia di ricercatori e studiosi che, fuori dai riflettori, fanno progredire la scienza e spesso hanno aperto la via al successo di altri.



ne "la galassia gutenberg", la riflessione di mcluhan si concentra sull`invenzione della stampa a caratteri mobili, valutandone le caratteristiche di medium. l`intento di questo libro e` quello di ricercare nelle modalita` di comunicazione del passato le dimensioni dell`uomo contemporaneo che si muove in una societa`, dominata dai media elettronici, in continuo e frenetico mutamento e ancora tutta da scoprire e decifrare.