





una delle accuse di decadenza alla filosofia, giustificata o meno che sia, e` di occuparsi di astrattezze, di autoreferenzialita`: di essersi allontanata dalla sua origine, mentre platone e aristotele affrontavano l`esistenza reale, quotidiana. salvatore veca, uno dei piu` autorevoli filosofi italiani, inverte il corso di questa deriva specialistica e rarefatta assunta dalla filosofia e torna a utilizzare il pensiero per affrontare e interpretare i problemi centrali dell`esistenza. per recuperare questa concretezza che non puo` lasciare indifferenti, poiche` tocca tutti nella sua immediatezza e nella sua specificita`, veca presenta ritratti di filosofi (colti nella loro riflessione, ma anche nei loro tic e abitudini quotidiane) che non hanno mai abbandonato la radice piu` autentica della filosofia, che e` di pensare lo stare nel mondo, e allestisce una galleria in cui, da enzo paci a norberto bobbio, da john rawls a robert nozick, viene finalmente a riemergere la capacita` filosofica di occuparsi del senso dell`abitare, dell`invecchiamento, dell`attesa d`amore, dei volti del dolore, di memoria, solitudine, felicita`, giustizia privata e globale.

dinanzi alle sfide poste dalla globalizzazione, e dopo gli eventi drammatici dell`11 settembre 2001, l`europa si e` trovata alle prese con la necessita` di riforma da un lato delle singole istituzioni, soprattutto della commissione europea, dall`altro dell`intero sistema, chiamato a diventare piu` democratico, piu` efficiente e in definitiva piu` parlamentare. una fase cruciale di assestamento su cui hanno pesato anche i problemi dell`allargamento dell`unione a est e a sud, con l`integrazione di nuovi paesi e societa`. sandro gozi ci aiuta a capire dall`interno una situazione complessa e in divenire: che cos`e` l`unione europea? come sono ripartite le funzioni esecutive e legislative nel sistema comunitario e come interagiscono le istituzioni europee? a partire da tali interrogativi, il libro fa il punto sulle caratteristiche del modello politico europeo e sugli sviluppi istituzionali recenti, tracciando inoltre le linee del dibattito sul futuro dell`unione.





la faida di san luca, la strage di duisburg del 2007, il traffico di stupefacenti, i sequestri di persona in tutta italia. e poi le denunce, la difesa affidata allo studio legale del futuro presidente della repubblica giovanni leone, l`omicidio, la galera, la grazia di sandro pertini. tutte queste vicende sono legate tra loro, in modo sconcertante, attorno a un solo nome: antonio pelle, detto `ntoni gambazza. ma chi era quest`uomo, sconosciuto ai piu` e ben noto agli inquirenti? l`eminenza grigia che ha fondato un nuovo clan e per tre decenni ha ricoperto un ruolo centrale nel direttivo della `ndrangheta, come sostengono gli investigatori, o l`onesto figlio di pastori di cui parla la sua famiglia, scelto dalla magistratura come capro espiatorio? andrea galli ha dedicato anni all`attento studio delle poche carte disponibili e alle estenuanti i ricerche del troppo materiale andato disperso o fatto sparire; ha viaggiato da nord a sud e parlato con semplici paesani e alti funzionari delle forze dell`ordine; ha visitato i luoghi in cui s`e` svolta la vicenda di gambazza, ha incontrato la sua gente e si e` immerso in quel mondo per descrivercelo senza retorica o preconcetti. il risultato e` assieme il racconto della vita di un uomo misterioso, che dall`ombra ha guidato la piu` potente organizzazione criminale del nostro paese, e il ritratto lucido di una realta` sociale troppo spesso relegata ai luoghi comuni.

quali forme assume il discorso politico? come parla un leader ai cittadini? e possibile dire tutta la verita`, parlare con franchezza, quando si tratta di questioni controverse e divise, quando il clima politico e` teso fino alla lacerazione, o occorre invece nascondere la verita` e giocare sulla presa delle emozioni? queste e altre domande sulla comunicazione politica lampeggiano, con inquietante lucidita` e spietata analisi, nei discorsi che tucidide fa pronunciare ai protagonisti del suo racconto storico nei contesti del dibattito assembleare dell`atene del quinto secolo. dall`elogio della democrazia, pronunciato da pericle, ai discorsi che riguardano la guerra e la prosperita` della polis, dai sacrifici richiesti ai cittadini alle scelte inerenti la conservazione dell`impero e i rapporti con gli alleati: i discorsi, uno dopo l`altro, dipingono un quadro che sollecita, nel confronto, l`orizzonte contemporaneo in una sconcertante attualita`. il volume contiene i tre discorsi di pericle alla citta` (l`epitaffio ai caduti in guerra, che e` al contempo un elogio della citta` democratica; i due discorsi che riguardano la decisione di entrare in guerra e la necessita` di conservare l`impero), il dibattito tra cleone e diodoto sul trattamento da riservare alla ribelle mitilene (sterminare gli alleati infedeli o ricorrere a misure piu` moderate) e l`orazione di alci- biade che incita atene alla spedizione in sicilia (il sogno di un`interminabile espansione dell`impero)...


in una dimensione fuori dal tempo, quella del mito, pavese ritrae l`infinita varieta` dei comportamenti umani attraverso le voci di dei, mortali ed eroi. i "dialoghi con leuco`" - accolti con sorpresa dai lettori alla loro pubblicazione nel 1947 - sono una raffinata operazione creativa che affronta i grandi temi dell`esistenza eternandoli nelle parole di personaggi che da sempre popolano il nostro immaginario, in ventisette botta e risposta dalle sfumature piu` diverse: e` cosi` che i racconti di odisseo, dioniso, teseo, ma anche di donne dai tragici destini come saffo, calipso e altre, ci aiutano a leggere il presente, ci dicono chi eravamo e chi vorremmo essere, facendoci specchiare nelle nostre contraddizioni. non un libro di mitografia, ma una lente che indaga tra le pieghe di cio` che il subconscio vorrebbe nascondere, in cerca di una risposta catartica. il libro piu` amato da pavese e insieme una potente rivisitazione moderna della funzione del mito nel pensiero umano.