
Questo è forse il disco più bello di Clarence Bucaro, dalle sue prime opere come solista. Un disco di ballate classiche che confermano la raggiunta maturità dell'autore. Sicuramente Tom Schick, produttore esperto ( ha lavorato, tra gli altri, con Wilco e Ryan Adams ), non è estraneo alla corposità dei suoni, ma poi Bucaro ci mette del suo, cioè le canzoni. E Pendulum mostra una continutà che le opere precedenti non avevano. Il disco si conclude con una gemma, Strangers, che Clarence interpreta in duetto con con Alison Moorer. Una che di bella musica se ne intende.

Siamo nel 1971 e Boz Scaggs ha ormai avviato una carriera da solista che gli darà parecchie soddisfazioni, con dischi molti venduti ( Silk Degrees ad esempio, ma anche altri ) ed un suono tra soul e rock piuttosto ovattato e sofisticato. Qui però siamo ancoradalle parti del primo disco, quel Boz Scaggs di fine anni sessanta in cui aveva suonato anche Duane Allman, oppure di Moments e Boz Scaggs and Band.Un sound rock, venato di soul e di blues che viene espresso splendidamente nella rilettura di Loan Me A Dime ma anche in brani quali I Feel So Good, Steppin' Stone, Baby's Callin' Me Home etc.

Il Mayor del Greenwich Village, come era chiamato Dave Van Ronk, in trasferta a Philadelphia. Concerto eseguito alla fine degli anni settanta al Bryn Mawr, e trasmessso di conseguenza via radio.Van Ronk, solo sul palco, fa scuola con un repertorio degno di un grande. E Van Ronk era un grande. I Think It's Gonna Rain Today, Pastures of Plenty, Moonshiner, Sunday Street, Mack The Knife, Sportin' Life Blues ed altre.