
che la lettura sia in pericolo e` evidente a tutti. al punto che la nostra e` stata considerata una delle piu` radicali epoche di de-alfabetizzazione. televisione, nuovi media, consumi culturali alternativi, internet, e quanto altro si vuole, rappresentano fonti di sapere che, pur implicando una certa quota di lettura, non sono piu` "lettura felice". nel libro detti passa in esame critico la lettura con le sue proprieta`, ma non esita a costruire la cartografia completa dei media che la minacciano.

bernard schwartz ha perso la moglie, la carriera e, infine, dopo una dose di antidepressivi, anche la coscienza. quando si risveglia dal coma trova ad attenderlo due figli adolescenti ancora piu` squinternati di lui: il diciassettenne chris, una sorta di holden culfield che detesta salinger e tutto cio` che gli assomiglia, e cathy, di quindici anni, ebrea come tutti gli schwartz ma convertita al cattolicesimo perche` folgorata dalla storia di teresa d`avila e di edith stein, di cui sogna di condividere il martirio. una famiglia, insomma, come i tenenbaum, in un romanzo paragonato dalla critica alle "correzioni" ma molto, molto piu` cattivo.

ritornano tutti, uno per uno. vengono dall`ottocento, dal rinascimento, dalla preistoria. sono uguali a noi. chiedono spazio e ospitalita`. non sono minacciosi all`inizio, solo smarriti e voraci: vogliono vivere, proprio come noi. e i vivi? adriano karaianni e` il medico che ha scoperto il primo rinato. maria aspetta un bambino da lui. la loro storia fa da controcanto al destino che i vivi devono affrontare. con un ritmo serrato e il nitore di una lingua che sa descrivere la ferocia dell`umanita` condannata a una vita senza fine, giacomo papi racconta un mondo dove nascere diventa un crimine. e reinventa con grande originalita` uno dei luoghi piu` fecondi del nostro immaginario, quello del "ritorno dei morti", in cui ogni epoca ha proiettato paure e desideri inconfessati.

