



e` una storia costruita sul filo della memoria. i momenti della vita, in una scelta di marginalita`, di un uomo di talento che vive con i suoi "centri": la poesia e l`omosessualita`. il protagonista, poco piu` che ragazzo, e` obbligato, per punizione dai genitori, a passare l`estate presso alcuni parenti in campagna. in quella atmosfera contadina si forma il legame col cuginetto argento cha restera` il suo grande amore. poi un vortice di avvenimenti avventurosi: la fuga a berlino, la contiguita` con il mondo della droga e della prostituzione, il terrorismo, le feste e le miserie di roma. la passione tra i due cugini cresce fino a diventare travolgente e culmina nell`inquietante scena finale del loro incontro davanti al cadavere della nonna.


l`autore traccia in questo libro una vera introduzione alla teologia cristiana, scegliendo di raccontare in sette medaglioni i pensatori che con la loro opera hanno segnato una svolta nel modo di intendere il cristianesimo. a partire da paolo, colui che ha emancipato il cristianesimo dalla servitu` della legge, facendone una religione universale, passando per origene, agostino, tommaso d`aquino fino a martin lutero, friedrich schleiermacher e karl barth, ognuno dei sette ritratti e` biografia, storia culturale, sintesi teorica e profilo critico. insieme, costituiscono il percorso attraverso il quale l`autore giunge, nell`epilogo, a individuare le sue personali linee-guida di quella che dovra` essere la teologia del presente e del futuro.






La dottoressa Miranda Grey viene accusata dell'omicidio di suo marito, direttore del Woodward Penitentiary for Women, dove anche lei lavora come psichiatra criminale. Lei non ricorda di aver commesso il crimine di cui è accusata e man mano che cerca di scoprire la verità e guadagnare la libertà viene ostacolata da un misterioso spirito vendicativo...

Mort Rainey è uno scrittore di successo che sta attraversando un momento difficile a causa dello sgradevole e complicato divorzio da sua moglie, che gli ha provocato anche uno spaventoso blocco creativo. Un giorno, mentre è convinto di aver toccato il fondo e che le cose per lui non possano andare peggio, uno sconosciuto psicopatico che lo accusa di avergli sottratto l'idea per un libro bussa alla sua porta e per Rainey è l'inizio di un incubo...



il teatro di agota kristof si snoda sul filo di una comicita` che a un certo punto deraglia nell`amarezza o nell`angoscia. in questo puo` ricordare beckett (e senz`altro "john e joe" non e` esente da influenze beckettiane), ma il cuore dei testi della scrittrice e` decisamente piu politico che metafisico. i suoi personaggi, clownesco-laconici o istrionico-verbosi secondo le due diverse pie`ce, sono figure che le permettono di parlare dei temi che le stavano piu a cuore, legati ai due sistemi politico-sociali antitetici in cui aveva vissuto e che, in entrambi i casi, suscitavano in lei profonde riserve. "john e joe" e` una riflessione sulla divisione del mondo fra chi ha e chi vorrebbe avere. i protagonisti sono due poveracci che vediamo sempre seduti al tavolino di un caffe`, col perenne problema di come pagarsi le bevute finche`, nella loro storia, entra un biglietto della lotteria... un ratto che passa affronta invece il gioco di autoinganni e di mascheramenti dell`io all`interno di una societa` totalitaria. roll e` un intellettuale puro e scrive poesie. le due scene che si alternano lo mostrano nel salotto della sua casa borghese, alle prese con la moglie e certi ospiti non troppo graditi, e in una cella assieme al carceriere e ad altri personaggi, fra cui il losco , per il quale e` difficile non provare un`immediata, seppur colpevole, simpatia. sta allo spettatore ricostruire i nessi temporali e le vere identita` dei personaggi. nel finale, agghiacciante, nulla sara` come sembrava.