


da oltre l`atlantico, guardando alla vecchia europa dall`esilio argentino, lo scrittore polacco scomparso nel 1969 scrive una storia che e` satira, critica, trattato, divertimento, assurdita`, dramma e resa dei conti con il nazionalismo. gombrowicz vi compie un impietoso tentativo di "psicoanalisi nazionale": sviscera, con mezzi spesso poco ortodossi, l`anima polacca mostrandole la sua immagine ridicolizzata, goffa, meschina. e quali armi poteva scegliere per la sua battaglia lui, un esule osteggiato dagli emigrati politici perche` troppo iconoclasta e dalla letteratura ufficiale in quanto emigrato? naturalmente l`ironia e la risata.





nell`arco di soli due anni (1926-1928), david h. lawrence riscrisse per ben tre volte quello che si sarebbe rivelato il suo capolavoro. la prima stesura faceva leva sull`urgenza del dire, tutta imbrigliata in quel contrasto tra mente e corpo, sensibilita` e intelletto, che si dispieghera` nelle versioni successive. nella seconda, parkin e sir clifford, l`amante e il marito di constance chatterley, diventano i simboli delle due opposte polarita` di una civilta` giunta a un binario morto: solo l`innesco di latenti energie disgiunte dalla razionalita` avrebbe potuto aprire la strada di una nuova fertilita`. intermediaria necessaria, spirito indomito di donna preda di un indistinto anelito di vita, lady chatterley rappresenta il grembo in cui puo` avere luogo la rinascita. e qui si arresta la seconda versione: nessun cenno al lieto fine, il matrimonio annunciato nella terza stesura, nessuna traccia di quello spirito visionario che l`autore affidera` a qualche personaggio secondario, al solo scopo di dar voce alle sue teorie e alla sua critica sociale. ma questo qualcosa in meno si ribalta in un plus narrativo: l`assenza di quel cerebralismo che portera` lawrence a esasperare il gioco delle polarita` contrapposte, calcando la mano da un lato sulla chiave erotica e dall`altro sull`intento simbolico. introduzione di nadia fusini.


un vestito logoro e le spalle curve, adele e` sola in cucina e si abbandona ai ricordi del suo unico amore che le ha lasciato un figlio e costretta a un matrimonio riparatore con il manciato, chiamato cosi in paese per "le croste che lo coprono dalla testa ai piedi che manco i peli neri e fitti riescono a nascondere".





nella seconda parte del percorso autobiografico cominciato con "boy", troviamo dahl ardito pilota, sempre pronto a cogliere i lati curiosi dell`esistenza, dei personaggi, delle situazioni. passa dinoccolato tra un`esplosione e un`altra, da una missione pericolosa a un`altra, senza retorica, senza odio. durante tutto questo periodo, dal kenya, dall`iraq, dall`egitto, continua a scrivere alla sua mamma con inalterabile amore, e la successione delle foto di guerra si chiude con quella del cottage di lei, dove finalmente, miracolosamente, l`eroe riesce a tornare. eta` di lettura: da 11 anni.