
questo libro e` una sintesi di uno dei periodi piu` tragici della storia d`italia. vi si ritrova il racconto degli eventi storici, dei drammi e delle follie che segnarono la vita degli italiani dal `43 al `45, cioe` dalla caduta di mussolini fino alla guerra partigiana e alla liberazione. lamb, che partecipo` alla campagna d`italia come ufficiale della vii armata, ha ricostruito le fasi di quella "odissea nazionale": l`8 settembre, gli eccidi tedeschi in italia, il massacro delle divisioni a creta, il dramma delle formazioni abbandonate nei balcani, la caccia agli ebrei, la resistenza, il ruolo della chiesa.






carlo porta, erede della ricca tradizione dialettale milanese, riusci` ad affrancare il dialetto dai limiti della tradizione popolare per raggiungere un registro altissimo ed articolato. i suoi "poemetti" rappresentano una delle opere miliari della poesia italiana.







"non dirlo a nessuno" racconta la storia del giovane joaquin, della ricca borghesia latino americana. dall`infanzia nella scuola privata piu` cara della sua citta`, alla piena giovinezza nell`appartamento di miami: le giornate trascorse tra divertimenti, droga, avventure, a volte perverse a volte anche violente, l`irrequietezza, il frenetico vagabondare, la sete di emozioni e di esperienze. ma il disincanto, il nichilismo, la sensualita`, davvero esemplari di joaquin, non derivano tanto dalla sua gioventu` dorata, quanto dal fatto che joaquin e` un gay, cosciente e lieto della sua posizione e teso nello sforzo di affermarla, in un ambiente che oscilla dal maschilismo piu` aggressivo alla bigotteria sessuofobica piu` conformista.

crescere in un mondo "senza passato" puo` segnare una vita intera. non stupisce dunque che naipaul, da ragazzo, a trinidad, si sentisse "tagliato fuori dalla storia": nessuno, intorno a lui, sapeva che chaguanas, la sua citta` d`origine, trae il nome dai nativi che colombo aveva chiamato "indiani" e che ora non esistono piu`; a nessuno interessava che l`isola fosse servita agli spagnoli solo come base per la corsa all`oro nella giungla sudamericana; e su quanto rimaneva delle piantagioni di canna da zucchero nessuno si interrogava. la storia era stata sostituita dai favoleggiamenti, che depuravano i fatti dalle loro scorie livide, e soffondeva di un`aura fantastica i tumultuosi eventi delle indie occidentali. ma alla fine degli anni sessanta, attraverso lo studio rigoroso dei documenti conservati al british museum, naipaul intraprende un viaggio che lo sprofonda "in un orrore al quale non era preparato": ma lo spinge anche a scrivere questa lucida, scabra cronaca, dove il fiabesco eldorado si tinge di barbarie e lascia affiorare schiavitu`, massacri e torture divenuti e rimasti per secoli agghiacciante normalita`. visitando sotto la sua guida i grandi momenti in cui trinidad e` stata "toccata dalla storia", vedremo cosi` gli europei "civilizzatori" in una sinistra quotidianita`, e l`epopea della conquista trasfigurarsi in catastrofe. e verificheremo che naipaul sa diagnosticare e curare una malattia tipicamente coloniale: la perdita della memoria.

"`gli imprevisti della riforma` e` destinato a tutti coloro che vogliono capire come l`europa e il nord america di oggi sono diventati quello che sono": ecco, nelle parole dell`autore, l`ambizioso programma di questo libro, che in versione originale ha dato vita a un acceso dibattito ed e` destinato a diventare punto di riferimento per un pensiero critico della cultura occidentale contemporanea. storico statunitense dalla scrittura insieme elegante ed erudita, brad gregory ricostruisce il farsi della modernita` come effetto a lungo termine di alcune svolte accadute nel lontano passato. il punto di cesura si verifica con la riforma protestante che, negli intenti dei suoi padri, avrebbe dovuto sanare le derive della cristianita` medievale e riportarla al cuore del messaggio evangelico. ma una serie di eventi e di problemi complessi, primi fra tutti i conflitti e i disaccordi dottrinali sorti fin da subito non solo con la chiesa di roma ma anche all`interno della stessa compagine protestante, ha portato a effetti imprevisti, non intenzionali e a volte addirittura contrari alla visione di partenza, che hanno contribuito alla costruzione dell`occidente moderno...


queste "opere in raccolta" segnano un punto di svolta nelle nostre conoscenze dell`autore. questa nuova edizione non solo integra significativamente, attingendo a una vastissima e pressoche` ignota produzione dispersa, il cosiddetto "canone ambroise" (cioe` il gruppo di opere che sciascia stesso volle includere nei due volumi apparsi fra il 1987 e il 1991 a cura di claude ambroise), ma soprattutto mira a ricostruire, sulla base di un rigoroso studio di manoscritti e dattiloscritti, la genesi e la storia dei testi. i due volumi saranno organizzati per tipologie testuali: narrativa, testi teatrali, poesie e traduzioni poetiche (vol. i); racconti-inchiesta, "inquisizioni", cronachette e memorie (vol. ii, tomo i); saggi letterari, storici, d`arte e civili (vol. ii, tomo ii). li correderanno rigorose note ai testi, una bibliografia esaustiva degli scritti di sciascia e un indice dei nomi (autori e opere citati, personaggi letterari).














e il 44 a. c. e cicerone, giunto alla fine della sua vita e della propria carriera politica, cerca rifugio nella filosofia, alla quale affida le sue ultime riflessioni e speranze. nasce cosi` il "cato maior", in cui il grande oratore da` voce a catone il censore, personificazione stessa della virtu` romana, per affermare la sua convinzione nella vitalita` fisica e intellettuale della vecchiaia. con la sua scrittura da grande avvocato cicerone smonta con abilita` le accuse contro la vecchiaia, e rivendica la capacita` dell`anziano di dare un contributo positivo alla societa` e alle generazioni future. e lo fa a tal punto che il lettore, pagina dopo pagina, viene portato a pensare che la vecchiaia possa essere davvero bella come la prosa ciceroniana: una stagione tersa e misurata, grave e gentile, meditata e tranquilla, con una punta di nobile alterita`. un dialogo filosofico che affronta un tema ancora oggi molto attuale. introduzione di gavino manca. postfazione di giuseppe de rita.



in un`aula dell`universita` di ginevra echeggiano i versi d`amore di petrarca: davanti ai suoi studenti, un italianista legge e commenta, interpreta, e mentre la poesia risuona tra le pareti, nella memoria del professore a poco a poco riaffiora una lontana storia d`amore, che va a intrecciarsi in modo inaspettato e imprevedibile con la sua vita presente. ancora adolescente, nella pianura emiliana in cui e` nato, si era innamorato di una ragazza della borghesia locale, ricca, bellissima, e naturalmente irraggiungibile come le donne delle poesie. era stato un amore forte, intenso, pieno di passione e di ideali, ma anche un amore infelice, senza speranza, un incanto che forse solo i versi del poeta possono risvegliare.

la raccolta offre una vasta scelta della poetica nerudiana: e` un lungo e appassionante viaggio al cuore di pablo neruda, con pagine intense e vibranti che spaziano dalle composizioni giovanili delle "venti poesie d`amore e una canzone disperata" del 1924 ai grandi libri della maturita` come "cento sonetti d`amore" e "stravagario", passando attraverso il surrealismo, l`impegno e il fervore politico dei tre volumi delle "residenze". un itinerario che, seguendo le principali tematiche dei poeta cileno - l`amore, la lotta, gli ideali, la natura, la memoria -, consente al lettore di avvicinarsi al suo mondo palpitante e umano, intimo e insieme universale o, per chi gia` lo conosce, di scoprirne nuove, inaspettate sfumature.

un popolo misterioso e affascinante, quello dei fenici. un piccolo popolo che, pur avendo regalato all`umanita` l`alfabeto, ha parlato pochissimo di se`, finendo per essere circondato da un`aura di mistero. grandi rivali commerciali e non solo, di greci e romani, inventarono il vetro, furono i primi a circumnavigare l`africa, progettarono la prima versione del canale di suez e punteggiarono l`intero mediterraneo con una rete fittissima di scali commerciali.

