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l`auto di ted e ginger sfreccia sulla strada, ted ha la guancia sfregiata da una cicatrice. un colpo di pistola che si e` sparato da solo. ginger ha i capelli appicciati al volto e gli occhi lucidi. davanti a se` vede sfumare le immagini di un mondo che non smette di inquietarla, un mondo di uomini smarriti nelle proprie ossessioni. come suo padre, un predicatore divenuto impopolare tra i fedeli che preferiscono la tv ai suoi sermoni. o lo strano hippie che spaccia pasticche e si cura il cancro con una dieta a base di miglio e tofu. c`e` tutta la desolazione della moderna periferia statunitense, paesaggi fatti di boschi e fast food, strade statali e fabbriche in disuso, rituali di adolescenti e musica metal, abbandonoe urgenza di salvezza.

parigi. e notte fonda. l`ispettore schneider aspetta di iniziare il suo turno. il blues in sottofondo viene interrotto dallo squillo del telefono. da uno dei locali della notte parigina, un collega lo riporta alla quotidianita`: il cadavere di un pezzo grosso, un nuovo omicidio, una nuova indagine. ma l`indagine, la descrizione del meccanismo poliziesco, non sono che il pretesto per l`autore per raccontare la storia di una vendetta e per dipingere il ritratto di un uomo perduto, la cui vita e` diventata un lungo suicidio.

il volume e` il catalogo della mostra di gallarate (maga di gallarate, 6 settembre - 19 ottobre 2014). la mostra personale dell`artista, riferimento sin dagli anni sessanta per tutte le ricerche che sviluppano un approccio sperimentale all`utilizzo del linguaggio fotografico, si concentra infatti attorno ad una serie di opere, appositamente realizzate per l`occasione, che raccontano il territorio gallaratese, la sua identita` geografica e architettonica, il suo skyline liquido. il titolo del progetto "ex/post. orizzonti momentanei" fa proprio riferimento ai continui mutamenti e agli insediamenti momentanei di un paesaggio in costante trasformazione colto in questo preciso passaggio

nel quarto episodio della saga del detective hoke moseley, charles willeford strappa il suo lettore dall`idillio familiare nella villetta di green lakes, inquietandolo con lo sguardo invadente di un ex detenuto vendicativo, portandolo sempre piu` lontano nella terra dei coccodrilli, dove i cadaveri affiorano dal fango; facendogli temere per la vita della ex partner cubana e delle figlie e prendendolo un po` in giro...

in ogni famiglia cinese il pasto e` un gesto d`amore, un momento sacro di condivisione e un`esplosione di sapori. da colazione a cena, bao family contrasta i preconcetti sulla cucina cinese celebrandone la diversita` e l`autenticita`. se a fare da star e` il bao, l`irresistibile panino al vapore, il libro declina in 80 ricette i molteplici aspetti della cucina cinese, fra il dolce e il salato, l`acidulo e il piccante: pancake al cipollotto, insalata di pollo al peperoncino, involtini primavera, zuppa pechinese, anatra laccata, pesce in salsa agrodolce, manzo al cumino, melanzane hongshao, riso alla cantonese... la via che tocca il cuore passa dalla buona tavola.

300 mappe e infografiche originali che ripercorrono la storia del nostro pianeta. la terra: un pianeta alquanto modesto che orbita intorno a una stella altrettanto ordinaria. eppure, questa frazione infinitesimale dell`universo ha sviluppato la straordinaria capacita` di ospitare la vita. in un unico volume, l` intreccia una vasta gamma di narrazioni che finora sono state prese in considerazione solo separatamente: la nascita dell`universo (circa 13,8 miliardi di anni fa), la comparsa della terra (4,5 miliardi) e delle prime forme di vita (3,5 miliardi), l`avvento della specie umana e la sua evoluzione (3 milioni di anni), le prime societa` agricole (12 000 anni), l`era del consumo di massa e delle emissioni di carbonio (2500 anni) e la presa di coscienza della crisi ambientale (circa mezzo secolo). dopo l`atlante storico mondiale, christian grataloup e un ampio team di scienziati e cartografi ci propongono un viaggio unico dal big bang ai giorni nostri, spaziando dalla geografia alla geologia, dalle scienze umane a quelle sociali, dalla biologia all`archeologia, per un`inedita visualizzazione dello spazio e del tempo.

il vaso diventa uno dei piu` diffusi accessori per la casa, i designer contemporanei ne ridefiniscono i confini, realizzando non solo oggetti funzionali ma anche vere e proprie opere d`arte e status symbol concettuali. le loro creazioni sfidano la gravita` e la logica spaziale e incantano con le loro forme inusuali. dal lucido, lineare di ted muehling, alle cianografie botaniche su ceramica di glithero, ai prismi cangianti di joogii ricoperti di pellicola dicroica, non ci sono limiti all`inventiva dei designer. questo libro include una serie di vasi dalla meta` alla fine del xx secolo, e un`ampia selezione di designer emergenti della nuova generazione. le loro visioni originali si traducono in una grande varieta` di forme, mentre i confini tra design, scultura e architettura si fanno sempre piu` labili.

ci sono stati anni, in america, in cui il male sembrava annidarsi ovunque. nei parcheggi bui, ai lati delle strade, nelle case piu insospettabili. l?fbi l?ha definita "l?epidemia", l?eta dell?oro dei serial killer, che tra gli anni sessanta e novanta furono quasi duemila. uccidevano in silenzio, con metodo, con fantasia e, spesso, con una faccia rassicurante. "siamo i vostri figli, siamo i vostri mariti, siamo dappertutto" ha detto ted bundy, uno dei piu famosi. e aveva ragione. con la sua prosa intensa e incalzante, stefano nazzi ripercorre quei decenni bui, portandoci nelle menti di alcuni dei piu spaventosi serial killer americani. come john wayne gacy, che vestiva da clown alle feste per bambini e seppelliva adolescenti sotto casa. edmund kemper, il gigante gentile che discuteva con gli agenti di shakespeare e poi tornava a sezionare cadaveri. david berkowitz, il figlio di sam, che diceva di agire per ordine di un labrador posseduto dal demonio. e ancora, dennis rader, padre di famiglia e tecnico della sicurezza, che si firmava btk - "bind, torture, kill" - e aileen wuornos, che sosteneva di uccidere per difendersi, ma lo fece sei volte, a sangue freddo. e come ted bundy, colto, brillante, magnetico, "un tipico ragazzo americano che uccide tipiche ragazze americane". accanto a loro, ci sono le storie delle donne e degli uomini che li hanno inseguiti, studiati, catalogati. negli scantinati di quantico, due agenti dell?fbi, robert ressler e john douglas, iniziarono ad analizzare i profili degli assassini seriali e poi a parlare con loro. insieme alla psicologa ann burgess, visitarono le carceri di massima sicurezza e intervistarono trentasei serial killer. da quelle conversazioni nacque il profiling, l?idea che dietro l?apparente caos ci fosse un metodo e che dunque si potessero prevedere azioni imprevedibili. fu ressler a coniare il termine "serial killer", douglas ne traccio le prime tipologie. cercarono schemi, modelli, ricorrenze. furono i primi mindhunters, i

la ricerca di un?arte adeguata alla modernita spinge gustav klimt verso una nuova via espressiva, al confine tra sensualita e allegoria. nell?effervescente vienna di fine ottocento, il pittore ottiene importanti commesse per la decorazione dei piu prestigiosi edifici della ringstra?e, che gia annunciano il rinnovamento perseguito dalla secessione. lo stile di klimt si dispiega nel mirabile fregio di beethoven e nei seducenti ritratti femminili, nei vibranti paesaggi lacustri come nelle opere di palazzo stoclet. dai suoi quadri, mosaici e affreschi traspare una conturbante bellezza, inno alla fragilita dell?essere umano in un?epoca tanto inquieta quanto feconda.

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