

il libro raccoglie 24 saggi di altrettanti autori inglesi in una sorta di scorribanda che, dalla seconda meta` del `700 fin quasi ai nostri giorni, spazia in un territorio vastissimo. si inizia alla vigilia della rivoluzione francese, si attraversa la grande stagione della pubblicistica romantica (lamb, de quincy, hazlitt), passando per vittoriani come stevenson e butler, decadenti come heerbohm, paradossali fustigatori come chesterton, profeti visionari come d. h. lawrence, fino ai moderni epigoni (huxley, orwell, graves...), per chiudere con virginia woolf. una carrellata fra narrativa, autobiografia e saggio critico, generi fusi e riproposti ogni volta in modo unico e innovativo.

"quando dico amici, voglio dire amici. non tutti o chiunque puo` essere vostro amico. dev`essere qualcuno che vi aderisce addosso come una seconda pelle, qualcuno che infonde colore, drammaticita`, significato alla vostra vita... una vita senza amici non e` vita, per quanto comoda e sicura possa essere". ed e` per rendere omaggio a questi amici, la maggior parte dei quali sconosciuti al pubblico, che lo scrittore americano ha raccolto una serie di ritratti attraverso i quali emerge un altro ritratto: quello di uno dei grandi, e certo tra i piu` scandalosi, rappresentanti della letteratura americana del `900.



perche` guts sghignazza nel cielo, dove `si radunano come smog i fantasmi dei morti ammazzati`, e da lassu` osserva agata sfrecciare sui roller a caccia dell`assassino, o degli assassini? i vivi e i morti, il dolore la comicita` e la rivalsa coesistono a milano, presso il grande fiume delle auto di pasteur. e mentre assistiamo col fiato sospeso alle avventure sempre piu` sorprendenti (e inquietanti) dei tostissimi agata, ciainamen, optalidon e compagnia, dallo sfacelo evidente di una civilta` che ha gia` prodotto i suoi eredi nasce in noi la consapevolezza che, come dice mossa`d, l`amico di zoe, forse sono proprio i senza-potere il nuovissimo, vivificante `sale della terra`.




questo volume comprende il racconto autobiografico del "porto di toledo" e il dittico che lo integra, "poveri e semplici" e "il cappello piumato". le note ai testi ricostruiscono, anche sulla scorta di documenti inediti, l`iter di formazione dei testi, mentre l`introduzione segue e documenta lo sviluppo del sistema narrativo ortesiano.


l`azione si svolge a lisbona a meta` del xx secolo, in un palazzo di un quartiere popolare non meglio identificato dove vivono sei famiglie. su questa scena si animano personaggi minati da tristezza e rimpianto le cui esistenze paiono ravvivarsi solo per l`improvvisa eco di un concerto di musica classica trasmesso alla radio o per l`instancabile elaborazione delle strategie, fatte di piccole ipocrisie e compromessi, con cui si tenta di fugare la minaccia dell`indigenza o di realizzare le aspirazioni conformiste della piccola borghesia. un universo di mantenute, mogli tradite e dolenti, uomini sconfitti dalla vita che hanno rinunciato al futuro a cui fanno da contrappunto gli inserti del diario di una giovane sognatrice, vittima di una vicenda dalla morbosita` inaspettata, o ancora le pagine di grande letteratura disseminate in forma di citazioni, ma soprattutto, gli ideali del protagonista abel, giovane intellettuale libertario, figura paradigmatica di un determinato universo politico, specie considerando il contesto in cui il romanzo fu scritto, ovvero il portogallo salazarista, paese isolato, retrivo e misero dominato da una dittatura fascista. palesemente debitore della tradizione del grande romanzo russo da un lato e della coeva generazione dei neorealisti portoghesi dall`altro, "lucernario" mostra evidenti le qualita` destinate a caratterizzare il corpus del saramago piu` noto: profondo scavo psicologico dei personaggi, grande respiro narrativo, capacita` di catturare l`attenzione del lettore.







