 
	la vita e le imprese, dalla giovinezza alla maturita`, di un eroe del risorgimento. con una appendice di scritti politici. introduzione e note di giuseppe armani.
 
	 
	 
	 
	 
	il volume include tutte le maggiori opere della rosselli: i primi scritti (1980, ma risalenti agli anni 1952-63); i poemetti la libellula (1959) e impromptu(1981); le raccolte variazioni belliche (1963), serie ospedaliera (1969) e documento (1976); infine alcuni testi tratti da appunti sparsi e persi (1987). queste pagine febbrili restituiscono la voce intima, appassionata e tragica, di una delle personalita` poetiche piu` appartate ma anche piu` originali del secondo novecento, che della lingua - intesa come mezzo di esplorazione, sperimentazione e invenzione - ha fatto il fulcro della propria ricerca e lo strumento di un costante esercizio di riconquista e appropriazione di se`. i grandi temi che attraversano l`opera della rosselli - l`esperienza dolorosa della malattia mentale, la tensione erotico-religiosa, la sensibilita` musicale che trasforma la pagina in partitura e rinnova nel profondo la prosodia - affiorano in queste liriche come sofferte declinazioni di un travaglio umano e intellettuale illuminato dalla grazia misteriosa dell`ispirazione. prefazione di giovanni giudici.
 
	la milano che prende forma in queste pagine e` la citta` opulenta e felice che da capoluogo ottocentesco si va trasformando nella metropoli tutta ferro e acciaio dei primi decenni del novecento, la ispiratrice di boccioni. , come scrive alberto rollo nella prefazione, savinio ne percorre le strade, ne esplora le piazze, ne scopre le chiese, i musei, i palazzi, senza disdegnare i caffe` e le osterie: indugia, osserva, ascolta, alla ricerca . complice stendhal, divaga con la leggerezza dell`homme d`esprit: ne racconta luoghi e protagonisti (da parini a manzoni a dossi, da boito a verdi), ne svela l`aura di citta` che si ammorbidisce nell`intimita` dei suoi giardini, ne riconosce con sorpresa l`insospettabile . ma non e` un reporter ne` le sue descrizioni sono fredde istantanee: piuttosto suggestioni che reagiscono con la sua sensibilita` di artista che sulla pagina come sulla tela gioca con il mito e la modernita`. affresco fantasmagorico e scintillante, in bilico tra memoria, confessione e capriccio, il taccuino milanese di savinio e` una sincera dichiarazione d`amore alla .
