


un bambino sogna a occhi aperti e immagina di far sparire l`intera famiglia, un po` per noia e un po` per dispetto, con un`immaginaria pomata svanilina; oppure sogna di poter togliere al gatto di casa la pelliccia, di farne uscire l`anima felina e di prenderne il posto, vivendone per qualche giorno la vita, soltanto in apparenza sonnacchiosa; oppure sogna che le bambole della sorella si animino e lo aggrediscano per scacciarlo dalla sua camera... fin dalle prime pagine di questo libro ritroviamo il consueto campionario di immagini perturbanti che sono un po` il "marchio di fabbrica" di mcewan. specialmente nella prima stagione della sua narrativa l`autore britannico ci aveva abituato a profondi e terribili scandagli nel microcosmo della famiglia, e in quei mondi chiusi e violenti i bambini e gli adolescenti giocavano sia il ruolo delle vittime e sia quello dei carnefici. ne "i`inventore di sogni" mcewan ritorna sul luogo del delitto, ma lo fa con un tono e uno spirito completamente diversi, scegliendo il registro sereno e sdrammatizzante per definizione: quello del "racconto per ragazzi".





la vicenda si colloca nell`inghilterra del xii secolo sullo sfondo dei contrasti tra sassoni e normanni. ivanhoe, figlio di cedric, ama, riamato, lady rowena. ma cedric ha deciso di dare in moglie rowena a athelstane per riportara una stirpe sassone sul trono e bandisce ivanhoe, amico del re normanno riccardo cuor di leone. il giovane va crociato al seguito di riccardo mentre, assente il re, giovanni usurpa il trono. al ritorno dei crociati, ivanhoe batte tutti i campioni dell`usurpatore. ma i nobili normanni lo fanno prigioniero con cedric, rowena e athelstane. vengono pero` liberati da re riccardo e robin hood. ivanhoe e rowena infine si sposano. introduzione di francesco marrone.