
"l`enigma si e` capovolto: una volta era la sfinge che poneva all`uomo la domanda dell`uomo, che edipo ha creduto di risolvere, che tutti noi abbiamo creduto di risolvere, oggi e` l`uomo che pone alla sfinge, all`inumano, la domanda dell`inumano, del fatale, della disinvoltura del mondo verso le nostre azioni, della disinvoltura del mondo verso le leggi oggettive. l`oggetto (la sfinge), piu` sottile, non risponde. ma bisogna pure che disobbedendo alle leggi, eludendo il desiderio, risponda in segreto a qualche enigma. che cosa resta se non il volgerci dalla parte di questo enigma?". la catastrofe e` gia` avvenuta, siamo oltre: a questo riconoscimento deve seguire, per jean baudrillard (1929-2007), il tentativo di pensare la nostra nuova condizione senza ricorrere a categorie superate. la scena della storia, dello scambio, del fantasma, del politico, del corpo sono finite; con la loro scomparsa ogni radicalita` critica e` diventata inutile. non e` piu` il modo di produzione, e` il modo di sparizione a essere avvincente; e, in generale, le cose visibili non trovano fine nell`oscurita` e nel silenzio, ma svaniscono nel piu` visibile del visibile, l`oscenita`. nell`iperreale - la forma estatica di un reale non piu` frenato dall`illusione - si installano l`inerzia, l`escrescenza, l`ipertelia, l`effetto speciale: le cose, svincolate dalla loro essenza, proliferano all`infinito, si potenziano, assumono una curvatura malefica che mette fine all`orizzonte del senso.


quello della musica da film e` sempre stato un tema impegnativo non solo per gli studiosi, ma anche per cineasti e compositori, per il semplice fatto di richiedere una doppia competenza, musicale e cinematografica. in questo volume si mette a fuoco la complessa relazione tra regista e musicista nel cinema italiano attraverso un`analisi approfondita dell`opera di carlo rustichelli, compositore di musica da film tra i piu` prolifici e sensibili. ripercorrendo la sua estesa filmografia si attraversano cinquant`anni di cinema, dal dopoguerra agli anni novanta, analizzando colonne sonore di film d`autore. dal colloquio con rustichelli si delinea un suo preciso ruolo nel panorama delle relazioni tra registi e musicisti.

a port tropique, nell`america centrale, e` arrivato franz hall. maneggia in traffici clandestini con clienti pericolosi, suda parecchio, beve altrettanto, ammira le belle donne. fa qualunque cosa pur di scrollarsi di dosso il proprio passato, ma non e` cosi` facile... sospeso in un`atmosfera torrida, sfuggente come i pensieri del protagonista, il racconto precipita in una tensione quasi ipnotica, verso un finale liberatorio e inevitabile.

il primo volume presenta l`intera opera in versi di giacomo leopardi, il massimo poeta del nostro ottocento e dei piu` letti e studiati al mondo. il presente volume e` a cura di mario andrea rigoni e contiene un saggio di cesare galimberti.



e nel mediterraneo che va diluita la modernita` inconsapevole, troppo presa dalla corsa allo sviluppo. e qui che possono stemperarsi i dilemmi della globalizzazione. occorre restituire al sud l`antica dignita` di soggetto del pensiero, interrompere una lunga sequenza in cui esso e` stato pensato da altri. d`altra parte il pensiero meridiano .

il commercio marittimo dalle antiche civilta` mediterranee sino alle soglie della grande stagione dei viaggi e delle esplorazioni dell`eta` moderna. assistiamo alla nascita e al tramonto dei grandi imperi - da quello bizantino a quello arabo, da quello turco a quello cinese -, seguiamo i vichinghi nella prima rotta per l`america, gli spagnoli e i portoghesi nell`esplorazione di un`africa che emerge lentamente dalle nebbie della leggenda, osserviamo i mercanti fiorentini e genovesi che commerciano dall`inghilterra alla tunisia, viaggiamo con marco polo attraverso le citta` orientali. un affresco affascinante, tracciato con il rigore documentario dello studioso ma anche con la sapienza di un grande narratore.