

come parlare dell`olocausto alle nuove generazioni, a chi e` troppo giovane per aver vissuto l`orrore? a questa domanda - una necessita` ineludibile - posta dallo scrittore elie wiesel, david grossman ha risposto con questo romanzo. protagonista e narratore e` il piccolo momik che, figlio di deportati, sente parlare in modo oscuro e allusivo dell`olocausto, si interroga sul mistero dei numeri tatuati sulla pelle dei genitori, crede che la "belva nazista" sia realmente un animale feroce, sconosciuto e terribile. ma per capire davvero dovra` crescere, diventare scrittore e seguire le tracce del nonno in polonia; poi compiere un viaggio impossibile per mare, lasciarsi trasportare da personaggi immaginari e approdare all`ultima fantastica invenzione del libro: un`enciclopedia dove si raccolgono i fili innumerevoli del romanzo, e della vita. cosi`, con questa grande creazione etica, con questo libro insieme folle e scientifico, ingenuo e poetico, drammatico e grottesco, grossman realizza il tentativo di interpretare e inventare una realta` segnata indelebilmente dal dolore.


Brani rari tratti dai dischi fatti per la Bronze. Disco rarissimo edito alla fine degli anni opttanta.

Marty Stuart, leader dei Fabulous Superlatives, la band country per eccellenza, riprende da dove aveva lasciato con Altitude, il suo nuovo lavoro, dopo cinque anni di silenzio. Il nuovo album mischia il country cosmico popolato da sognatori, angeli, eroi honky-tonk e loners. La musica ha un'impronta classica, che evoca orizzonti all'infinito, autostrade che finiscono nel nulla, sentieri battuti di rado e tutte le leggende del vecchio West. Il suono tra jingkle jangle e country twang, ripendende le tematic he più classiche. Basta ascoltare brani come Country Star, Sitting Alone e A Friend of Mine.

Uno dei classici di inizio carriwera di BB King. Nuova stampa in vinile, 180 grammi, virgin vinyl. 2024


"ma un teatro-laboratorio che cosa e`? chi ne sa qualcosa? perche` `teatro-laboratorio`?" e la domanda rivolta - dopo quarant`anni di attivita` da eugenio barba, fondatore dell`odin teatret, a se stesso e a chi ha condiviso con lui un`avventura teatrale diversa, che non si e` mai lasciata classificare nei tempi e nei modi della normale produzione dello spettacolo. questo libro e` il racconto del dibattito seguito a quella domanda, un dibattito durato quattro anni e che si e` snodato geograficamente da scilla, nella punta dello stivale italiano, ad arhus, nel nord della danimarca. i teatri-laboratorio sono un argomento appassionante, perche` costituiscono un problema teatrale profondo e al tempo stesso quasi sconosciuto, diffusissimo, poliforme e insieme, spesso, invisibile. sono, infatti, un ossimoro incarnato: "laboratorio", a teatro, sono le attivita` preparatorie non direttamente finalizzate a uno spettacolo, dunque una contraddizione in termini.