
figlia illegittima di papa alessandro vi, lucrezia borgia e` divenuta celebre nella storia europea come una nobildonna sanguinaria e assetata di potere. sposata in prime nozze con giovanni sforza (un matrimonio che verra` successivamente annullato dal padre), diviene moglie, prima di alfonso di aragona (che sara` assassinato dal fratello di lucrezia, cesare), poi di alfonso d`este, con cui vivra` a ferrara, circondata da poeti e pittori. inseguita tutta la vita dal sospetto di aver avuto relazioni incestuose con il padre e con il fratello, lucrezia muore di setticemia all`eta` di trentanove anni.

che cosa e` stato il fascismo? reazione o rivoluzione? in realta` un fenomeno articolato e complesso. contro il regime autoritario e conservatore edificato negli anni venti dal nazionalista alfredo rocco, resiste e si sviluppa il fascismo delle origini (facente capo a giuseppe bottai ma per alcuni versi allo stesso mussolini), rivoluzionario e totalitario, deciso a seppellire la "civilta` borghese" e a fondare la "nuova civilta` fascista", una "terza via" alternativa tanto al liberal-capitalismo quanto al comunismo. paolo buchignani ricostruisce in modo organico la travagliata vicenda del fascismo rivoluzionario fino alla sconfitta finale. un esito che nulla toglie all`importanza e alla pericolosita` di quel sovversivismo in camicia nera, tanto intransigente e totalitario quanto vitale, progettuale, proiettato nel futuro e, di conseguenza, capace di garantire al duce (cui attribuisce la sua stessa volonta` rivoluzionaria) il consenso delle classi lavoratrici e popolari, dei giovani, degli intellettuali. inevitabile il fallimento di un disegno politico che, almeno in parte, andava progressivamente realizzandosi nella seconda meta` degli anni trenta? la trasformazione del fascismo in regime totalitario (e rivoluzionario) e` stata un esperimento interrotto? e si puo` dire che il regime mussoliniano, figlio della prima guerra mondiale, sia stato ucciso dalla seconda? questo studio ffronta questi e altri nodi fondamentali, riaprendo questioni tuttora irrisolte del nostro novecento.

un libro interattivo, con pop-up, alette da sollevare, linguette da tirare, frecce, cursori, rotelline di ogni tipo, finestrelle da esplorare, per scoprire e comprendere i fenomeni scientifici che si verificano attorno a noi, in casa e all`aperto. eta` di lettura: da 4 anni.











approfittando della tradizionale metafora degli animali il romano trilussa compie una divertente ma spietata analisi dei vizi e delle debolezze dell`uomo. una serie di racconti fantasiosi che con tono scanzonato ribadiscono le aspirazioni e le debolezze di tutta l`umanita`.














trentuno racconti, scelti e ordinati da dino buzzati , compongono questa raccolta. racconti (celeberrimi "il colombre", "i sette messaggeri", "sette piani", "il mantello") in cui allegorie inquietanti, spunti surreali, invenzioni fantastiche coesistono con dati di cronaca, o presunti tali, che sembrano rimandare a possibili realta` metafisiche. il racconto e` infatti per buzzati un momento di indagine profonda ed emozionante in un`atmosfera magica: poche volte, nella letteratura italiana, uno scrittore ha esplorato cosi` a fondo il mistero che circonda l`uomo, le debolezze e i paradossi che lo caratterizzano, la sua solitudine, le sue esperienze.

le emozioni, in questo romanzo, ci sono tutte. poi ci sono coraggio, dolore e piacere. la protagonista e` l`ombra. l`ombra da cui ognuno di noi cerca di fuggire, ma che poi ci prende. ma cosa fare quando la tua parte nascosta finisce dentro il corpo della persona che ami? forse, non resta che mollare le cime dal pontile e salpare verso la follia. e qual e` la follia? quella di ritrovarsi all`inferno senza aver peccato? oppure affidarsi a un sistema non strutturato per la presa in cura, che si affida alla tecnica, che non approfondisce e non si pone troppe domande? in questo romanzo il tempo sembra scandire la vita, ma il tempo qui non c`e`. la vita ha un sapore magico e nella vita c`e` qualcosa di piu` forte di tutte le emozioni e di tutti i sistemi, un amore, qualcosa che va contro la morte. qualcosa che non muore. postfazione dell`autore.

xxi secolo. l`umanita` ha colonizzato il sistema solare e si e` stabilita su ogni pianeta o satellite abitabile. ma la vita fuori dalla terra e` dura e tutt`altro che piacevole. per questo leo bulero fa grossi affari vendendo ai coloni marziani l`illusione di essere ancora "a casa", grazie ai plastici della bambola perky pat. certo, non bastano mobili e accessori in miniatura: perche` l`effetto sia completo serve anche il can-d, una droga se non legale quanto meno tollerata. bulero non e` l`unico imprenditore a cercare di guadagnare sfruttando la nostalgia della terra: ancora piu` spregiudicato di lui e` palmer eldritch, che si reca fino a proxima centauri in cerca di nuove ricchezze da commerciare. ma non e` piu` lo stesso quando, dopo dieci anni, torna sulla terra e mette sul mercato il chew-z, che consente esperienze molto piu` potenti del can-d. chi e` davvero palmer eldritch? un avventuriero avido di denaro? un ricco industriale dall`inquietante aspetto di cyborg? un`entita` aliena determinata a prendere il controllo della terra? una divinita` incarnata in ogni viaggio mentale? o qualcosa di ancora piu` misterioso?

vite immaginarie di personaggi immaginari, tra fine ottocento e primi anni duemila: donne e uomini dal destino oscuro, di cui vengono rievocate, con precisione "storica", le esperienze memorabili ai loro stessi occhi. eventi che appartengono a una trama segreta di sentimenti, di ricordi e di desideri, a una mitologia familiare e personale, a una vita parallela spesso clandestina e ignorata, sono raccontati con un virtuosistico contrappunto di stili che attinge ai linguaggi d`epoca e alle loro inflessioni. e nell`applicare la scansione cronologica delle biografie illustri a personaggi anonimi e a una cronaca spesso interiore, di ciascuna esistenza di questa "gente comune" pontiggia riesce a illuminare l`eccezionalita`.

"la mia poesia va letta insieme, come una poesia sola. non voglio fare il paragone con la divina commedia, ma i miei tre libri li considero come tre cantiche, tre fasi di una vita umana" dichiaro` montale nel 1966; e ancora nel 1977 affermo` di aver scritto, in tutta la vita, "un solo libro". un libro in cui ciascuna delle raccolte appare come un capitolo dell`opera unitaria, all`interno della quale trova il suo pieno significato. dagli ossi di seppia, del 1925, fino al quaderno di quattro anni, oltre alle traduzioni e alle poesie disperse, questo volume offre una panoramica completa della produzione di un poeta che, come nessun altro, ha esercitato un`azione profonda e duratura sulla letteratura di tutto il novecento, e ne e` stato indiscusso protagonista.

in parte saggio, in parte romanzo, in parte guida, in parte diario o ancora autobiografia, "morte nel pomeriggio" contiene tra l`altro fondamentali riflessioni sulla letteratura e la scrittura. tutto ruota intorno all`affascinante mondo della corrida che ha da sempre stregato hemingway perche` "la corrida e` una tragedia, non e` uno sport" come sottolinea fernanda pivano. "il torero e` l`uomo che vive in stretta intimita` con la morte, e reca sul viso le tracce di questa intimita`. a hemingway interessa vedere l`uomo unito al toro in un solo corpo nell`istante che decide la morte di uno dei due rivali. il libro e` un crescendo lento e sottile; il crescendo, in fondo, che hemingway stesso denuncia come suo "metodo": non "descrivere" un`emozione ma "suscitarla" descrivendo i momenti, le tensioni, i fatti che l`uno dietro l`altro l`hanno provocata. "morte nel pomeriggio", con tutto il suo glossario, non e` un baedecker della corrida piu` di quanto moby dick sia un baedecker della caccia alla balena".