



il cinema non e` soltanto motivo di evasione ma e` un linguaggio che contiene idee, messaggi, crea comunicazione ed esige grande attenzione da parte dello spettatore. questo libro vorrebbe essere un attivo e stimolante strumento di lavoro "sul campo" per chi mira ad agire su piani interculturali e a conoscere di piu` il linguaggio cinematografico. vorrebbe inoltre presentarsi nella sua dimensione di educazione al dialogo tra persone di culture diverse per affermarsi come invito alla conoscenza e all`ascolto degli altri diventando cosi` un utile strumento di lavoro nelle scuole.


rolando, studente universitario, bello e fervido, affascinato da un maestro senza eguali; un professore omosessuale nella berlino degli anni trenta che ha conosciuto tormenti che nessuno mai gli attribuirebbe; una donna non piu` giovane sconvolta da ambigue passioni. tre racconti dalla forte tensione narrativa, collegati dalla figura del protagonista e uniti dal filo di una sottile indagine psicologica, tre momenti esemplari di quel "sovvertimento dei sensi" che svelandoci l`altro essere che vive, ignorato, in noi, spesso decide le svolte radicali del nostro destino.



isabel bookbinder torna a sognare il successo planetario e, nonostante i nuovi spaziali tacchi a spillo, a non esserne all`altezza. quando viene assunta come assistente personale di un imperatore della moda, e` convinta di avercela fatta. e vero che non sa neanche cucire un bottone. del resto, neanche kate moss sa cucire, eppure ha lanciato una collezione che porta il suo nome. percio` ci riuscira` anche lei: per isabel non esistono traguardi impossibili. ma quando manca poco alla realizzazione del sogno (gli ultimi ritocchi ai modelli, il lancio del nuovo profumo "isabelissimo", l`amicizia con john galliano) le cose cominciano a sfuggirle di mano.




genova, 22 luglio 2001. il giorno dopo, nella scuola diaz tutto e` rimasto come la notte precedente, quella delle botte e degli arresti. di nuovo, c`e solo un cartello: "per favore, non lavate questo sangue". a distanza di cinque anni dalle terribili giornate del g8, quel sangue e stato ripulito: ci sono stati l`11 settembre e il terrorismo internazionale, tentativi ostinati di affossare la verita`, inutili comitati d`indagine e, infine, il colpo di spugna dell`indulto. il paese, che per tre giorni si era ritrovato catapultato negli anni settanta, costretto ad assistere a una nuova morte di piazza, ha cercato di dimenticare. ma la ferita non si e` rimarginata.


regione di confine, a cavallo tra francia, italia e svizzera, la valle d`aosta e` soggetto multiforme di situazioni e di cultura. non solo e non tanto per il suo bilinguismo e per le sue aspirazioni autonomiste; non solo per la sua storia particolare nel contesto sardo-piemontese prima e italiano poi, ma per il sovrapporsi di vocazioni economiche e relazioni sociali che ne hanno fatto la sede di molte storie particolari; quella che rivela una civilta` contadina; quella delle miniere di ferro e carbone; quella dell`industria idroelettrica; e ancora quelle piu` recenti dell`immigrazione, come pure del turismo. molte anime convivono e dialogano a confronto con un problema storico, ormai di portata nazionale: quello delle relazioni delle regioni con lo stato centrale.







"m.a.s.h.": ventisette personaggi principali. "nashville": ventiquattro personaggi principali (piu` l`invisibile e onnipresente candidato presidente hal philip walker). tre anni dopo, nel 1978, in "un matrimonio", cinquanta. e ancora, venticinque in "i protagonisti", trenta in "america oggi", trentadue in "pre`t-a`-porter", quaranta in "gosford park". e questi sono solo i film piu` "affollati" della straripante, generosa filmografia di robert altman: quasi quaranta film dal 1957 al 2006, una quantita` incalcolabile di documentari e serie televisive fin dai primi anni cinquanta, e regie teatrali, opere, tv movie. e stato probabilmente il piu` prolifico degli autori emersi dal cinema americano anni settanta, e certamente il piu` innovativo: con il suo stile sinuoso, calcolatissimo e insieme assolutamente libero, altman ha raccontato meglio di chiunque altro (e con piu` determinata continuita`) l`america che si confrontava disillusa con il crollo dei propri valori, con il dopo-vietnam, con la paranoia dei complotti e degli attentati, con la disgregazione degli ideali, con il vuoto spettacolo di se stessa. ha rivisitato tutti i generi (fantascienza, western, me`lo, commedia, musical, noir, thriller), ha messo in scena il carrozzone della politica e della vita quotidiana, ha amato moltissimo i suoi personaggi, senza trasformarli mai in eroi. il suo cinema e` lucido, ironico, appassionato, anche quando, come in "america oggi", ispirato a raymond carver, danza letteralmente sull`abisso che inghiottira` la civilta`.

un giovane di umili origini si innamora della bella moglie del suo ricco benefattore: un amore impossibile, un amore inconfessabile ma sincero e profondo. poi il distacco, la grande guerra, la lontananza, e infine il ritorno, dopo un silenzio di anni. "il viaggio nel passato" racconta il loro incontro dopo gli anni della separazione, racconta il loro ritrovarsi e il muto interrogarsi su che cosa sia rimasto di quell`amore cosi` intenso. attraverso piccoli segni, gesti solo accennati, sguardi silenziosi ed espressivi, zweig ci fa cogliere i pensieri fugaci, le parole inespresse, ci rivela la profondita` dell`inconscio e i tormenti della passione.



come i suoi maestri vittorini e sciascia, consolo si e` dedicato a un`instancabile attivita` militante, su quotidiani e periodici. questo volume raccoglie cinquantadue brevi scritti, tra cui alcuni preziosi inediti, racconti - come li definiva l`autore - che coprono un arco di piu` di cinquant`anni, ripercorrendo il suo itinerario di scrittore e toccando tutti i temi a lui piu` cari. in un`intensa galleria sfilano davanti ai nostri occhi vividi quadri dell`infanzia in sicilia e della giovinezza a milano, ritratti ironici o feroci della societa` e del mondo culturale italiano; viaggi nella storia, nel paesaggio, nell`arte di una sicilia amata con dolorosa consapevolezza; interventi precisi, affilati sul nostro tempo, che testimoniano un appassionato impegno civile. i lettori di consolo troveranno pagine sorprendenti per freschezza e immediatezza e testi che gettano nuova luce sui suoi capolavori: l`articolo su aleister crowley che e` la lontana premessa a "nottetempo, casa per casa"; la rievocazione della mozia di retablo scoperta nel primo affacciarsi alla vita adulta; il ricordo di quella palermo martoriata che e` al centro dello spasimo; lo sguardo critico sul risorgimento che informa "il sorriso dell`ignoto marinaio". chi si avvicina per la prima volta a consolo scoprira` la sua lingua ricca di storia e di sapori e il ritmo musicale della sua prosa, la sua capacita` di raccontare la societa` italiana attraverso la lente di un giorno come gli altri...


















a fort-lamy, nell`africa equatoriale francese, il centro d`attrazione e` l`hotel del ciadien. il caffe`-bar-dancing e` di proprieta` di habib, una canaglia col sigaro perennemente alle labbra, il sorriso beffardo che non si rivolge a nessuno in particolare, ma pare destinato alla vita stessa, e di un suo protetto: de vries, un giovane esile, eretto, capelli biondi ondulati, che si fa vedere raramente a fort-lamy e trascorre il tempo a braccare la natura in tutti i suoi rifugi col suo bel fucile col calcio incrostato d`argento. fino a qualche tempo fa il ciaden era un luogo piuttosto desolato, poi e` arrivata minna, tedesca, bionda, un gran corpo vistoso, un passato da dimenticare alle spalle, e l`atmosfera e` cambiata. un giorno, mentre minna e` al bar intenta a scegliere i dischi per la serata, piomba sulla pista da ballo un uomo con un viso energico e un po` scuro, i capelli castani e ricciuti, che ogni tanto rigetta indietro con un gesto brusco. l`uomo ordina un rhum. poi comincia a parlare a minna. non le dice ne` chi e` ne` da dove viene, ma le parla degli elefanti, delle migliaia di elefanti che vengono uccisi ogni anno in africa. meravigliosi animali in marcia negli ultimi grandi spazi liberi rimasti al mondo, abbattuti senza pieta`. e cosi`, quasi senza accorgersene, minna e morel, il "francese pazzo", l`"avventuriero dello spirito" compiono l`uno verso l`altra i primi passi di un`avventura che diventera` leggenda in ciad e in tutta l`africa equatoriale francese.
il bardo thodol fu composto dal grande maestro padma sambhava, nell`viii o nel ix secolo, per i buddhisti indiani e tibetani. venne in seguito nascosto per un`era a venire e ritrovato solo nel xiv secolo dal noto karma lingpa. il libro interpreta le esperienze dello stato intermedio (in tibetano bardo), di solito riferito alla condizione tra la morte e la rinascita. bardo indica la condizione intermedia (i tibetani distinguono sei stati intermedi: l`intervallo tra la morte e la rinascita, tra il sonno e la veglia, tra la veglia e , e i tre stati intermedi durante il processo di morte-rinascita), mentre le parole thos grol significano che l`insegnamento offerto da questo libro non appena lo si o , offrendo alla persona che affronta lo stato intermedio una comprensione cosi` chiara e profonda da non richiedere una riflessione prolungata.


ogni essere umano avverte dentro di se` in modo istintivo e insopprimibile l`assoluta necessita` dell`amore. eppure, in molti casi, si ignora il vero significato di questo complesso e totalizzante aspetto della vita. per lo piu` l`amore viene scambiato con il bisogno di essere amati. in questo modo un atto creativo, dinamico e stimolante si trasforma in un tentativo egoistico di piacere. ma il vero amore e` un sentimento molto piu` profondo, che richiede sforzo e saggezza, umilta` e coraggio. e, soprattutto, e` qualcosa che si puo` imparare. da un grande e insuperato maestro della psicologia del novecento, un saggio da leggere tutto d`un fiato, un invito a vivere il vero amore che ognuno puo` fare proprio.
quattro lunghi racconti legati da un inventario di sogni, immagini e ossessioni che investono la vita dei protagonisti. o forse il protagonista e` uno solo, un unico personaggio in differenti tappe della sua vita. sullo sfondo una citta` fiabesca, bucarest: sordidi quartieri dormitorio, buche, fogne, costruzioni non terminate, spazi vuoti invasi dai rifiuti. tutto si trasforma, acquistando un`aura misteriosa che, anziche` prendere il posto del sordido, gli conferisce spessore e profondita`. nato a bucarest nel 1956, mircea cartarescu e` tra i piu` importanti scrittori rumeni contemporanei. poeta, romanziere, critico letterario, ha ricevuto importanti riconoscimenti e i suoi libri sono stati tradotti in tutte le maggiori lingue europee.

chi e` l`affascinante signora nerovestita che si e` installata nella decrepita, isolata residenza di wildfell hall? quella donna sola, che vive con un bambino e un`anziana domestica, sara` davvero la giovane vedova che dice di essere? helen graham e` estremamente riservata e il suo passato e` avvolto in un fitto mistero. ma gilbert markham, giovane gentiluomo di campagna tutto dedito al corteggiamento di fanciulle, e` subito punto da una viva curiosita` per quella donna che lo tratta con insolita freddezza, quasi nutrisse diffidenza e disprezzo nei confronti dell`intero genere maschile. il comportamento di helen suscita presto voci e pettegolezzi maligni, tanto che lo stesso gilbert e` indotto a dubitare: solo quando la donna gli consegnera` il proprio diario, emergeranno i dettagli del disastroso passato che si e` lasciata alle spalle. nel 1848, la piu` giovane delle sorelle bronte da` alle stampe un romanzo scandaloso al di la` delle intenzioni: linguaggio esplicito, crude descrizioni di alcolismo e brutalita` e, soprattutto, la storia di una donna che non perde mai il rispetto di se` e lotta per la propria indipendenza con fede, intelligenza e coraggio, fino a violare le convenzioni sociali e persino la legge inglese. un testo femminista ante litteram in spregio alla morale vittoriana.