
Al quindicesimo album, di una carriera immacolata, Mary Chapin Carpenter continua a non sbagliare un colpo.
Nessuno, come lei, è in grado di attraversare la canzone d’autore con simile grazia e portamento, così estraneo allo scorrere del tempo.The Dirt and The Stars non solo è un grande disco ma riesce anche nell’intento, tutt’altro che scontato, di dire qualcosa su di noi e sulla nostra società, senza esserne succube. L'album conferma Mary Chapin Carpenter tra le più grandi cantautrici viventi. Ascoltate la finale Between The Dirt and The Stars, splendida, oppure Farther Along And Further In, It's OK To Feel Sad, Everybody Got Something e Nocturne e vi renderete conto della bellezza di questo disco. Di nuovo disponibile.

2 LP. Al quindicesimo album, di una carriera immacolata, Mary Chapin Carpenter continua a non sbagliare un colpo.
Nessuno, come lei, è in grado di attraversare la canzone d’autore con simile grazia e portamento, così estraneo allo scorrere del tempo.The Dirt and The Stars non solo è un grande disco ma riesce anche nell’intento, tutt’altro che scontato, di dire qualcosa su di noi e sulla nostra società, senza esserne succube. L'album conferma Mary Chapin Carpenter tra le più grandi cantautrici viventi. Ascoltate la finale Between The Dirt and The Stars, splendida, oppure Farther Along And Further In, It's OK To Feel Sad, Everybody Got Something e Nocturne e vi renderete conto della bellezza di questo disco. Edizione limitata in vinile, 180 grammi, stampa Usa. Contiene due canzoni in più, rispetto alla versione in CD.

Torna Mary Chapin Carpenter, con un nuovo album, degno del suo blasone. Grazie alla produzione di Dave Cobb, Mary Chapin si ripropone con un disco di grande spessore dove la ballata classica regna sovrana. E' proprio Cobb a indirizzare Mary Chapin verso il suo suono, la ballata pianistica. 11 canzoni, tra cui quella che dà il titolo alla raccolta, ma anche Something Tamed, Something Wild, Livingston, Oh Rosetta e The Blue Distance, per ritrovare una autrice che abbiamo amato a lungo. E che continueremo ad amare. Copia non sigillata.

Un disco abbastanza assurdo. Mary Chapin-Carpenter, una delle cantautrici più brave e continue, nella scena Usa, fa un disco orchestrale, noioso oltremisura. Mary riprende alcune delle sue canzoni più note e le rivede con pesanti arrangiamenti orchestrali, a cura di Vincent Mendoza,. L'idea è quella di fare degli arrangiamenti stile colonna sonora da film, seguendo i dettami di maestri come Elmer Bernstein e Thomas Newman, ma il risultato è un disco noioso.

Antologia rimasterizzata 2003 che contiene 16 classici tratti dal repertorio della cantautrice.