
Murray McLauchlan è uno dei songwriter storici della scena canadese, sulla linea di Bruce Cockburn e Joni Mitchell. Un autore, in primis, ma anche un eccellente performer, sia dal punto di vista della voce che come chitarrista. Hourglass è il suo ventesimo album, un disco personale, intimo, profondo, dove il piano e la steel guitar fanao da base a molte canzoni, dove liriche intense e personali, scrivono una storia propria. legata sia al tempo che stiamo vivendo che alla vita dello stesso autore. Un disco che merita profonda attenzione.

Si riaffaccia alla ribalta uno dei nostri cantautori canadesi preferiti. Era da almeno sei anni che McLauchlan non si faceva vivo. E non mancano le sorprese. Infatti questo nuovo lavoro ha un suono simil classico, molto simile a quello di Ben Beford, senza sezione ritmica, ma con chitarre, violino, basso e steel guitar come strumenti base. Le canzoni sono delle ballate ad ampio respiro, tra rock e folk, con la voce di Murray, sempre bella, a declamare versi poetici, in una serie di tell tale songs che si fanno ascoltare con indubbio piacere.