
qual e il rapporto tra atene e il suo teatro? e cosa comunica una tragedia greca alla collettivita e agli individui? sulla scena teatrale gli eroi parlano spesso con il linguaggio degli ateniesi contemporanei e si dividono su problemi che rispecchiano l`esperienza quotidiana dei cittadini. e quel meccanismo che gia gli antichi definivano "anacronismo": il cortocircuito tra mito e realta, passato eroico e attualita politica, leggenda poetica e vita di ogni giorno. l`anacronismo e il nodo chiave dell`espressione tragica. non puo essere ridotto a un banale rispecchiamento della cronaca ne inquadrato in una generica relazione con l`ideologia della "polis" democratica. e invece un gioco drammaturgico complesso che crea sulla scena un tempo sospeso e irrisolto; e una lente deformante che trasforma sia il mito sia la realta in dimensioni inquietanti e inafferrabili. la tragedia del v secolo a.c. parla sempre di atene. ma ne parla in un modo paradossale che trascende la dimensione politica: il teatro diventa il luogo di una trasfigurazione del reale che apre squarci sulle dimensioni piu oscure ed enigmatiche dell`esistenza. il raffinato gioco di contrappunti tra mito e attualita richiede di essere decifrato mediante un`analisi ravvicinata dei testi. questo libro segue anno dopo anno la messinscena di dieci capolavori di eschilo, sofocle ed euripide, sullo sfondo degli eventi storici dell`atene del v secolo a.c. per decostruire gli ingranaggi della prodigiosa macchina della tragedia che da millenni affascina spettatori e lettori.