
l?avanzata del cambiamento climatico e sorprendente e feroce: i livelli dei mari si stanno innalzando, le condizioni meteorologiche sono sempre piu estreme, un caldo opprimente sta soffocando il mondo. e stato ormai dimostrato che tutte queste alterazioni hanno degli effetti profondi sul nostro corpo e sulla nostra mente e costituiscono una vera e propria crisi di salute pubblica di cui si fa ancora fatica ad ammettere l?esistenza. il giornalista e neuroscienziato clayton page aldern si e dedicato per sette anni a questo tema facendo dialogare tra loro le ultime scoperte relative alle neuroscienze, alla psicologia, all?economia per mostrarci che un ambiente in rapida trasformazione agisce direttamente sulla nostra salute mentale, sul nostro comportamento, sul processo decisionale. temperature sempre piu alte implicano un aumento di molti fenomeni, dall?aggressione aggravata alla violenza domestica, all?odio online. livelli di anidride carbonica elevati, connessi con le ondate di calore, riducono la capacita di risoluzione dei problemi, le prestazioni cognitive e l?apprendimento. non serve andare in guerra per soffrire di disturbo da stress post-traumatico: la violenza di un incendio o di un?alluvione, eventi che ormai si verificano con frequenza sempre maggiore, basta e avanza. dalle fattorie della valle di san joaquin in california fino alle comunita dell?artico norvegese, dalle hawaii alle alpi francesi, aldern ha viaggiato per incontrare scienziati e medici che hanno svelato le intricate connessioni tra noi e l?ambiente, raccontando le storie delle persone che stanno gia sperimentando questi effetti sulla loro pelle. il cambiamento climatico non e solo intorno a noi, ma dentro di noi. possiamo pero opporci a queste forze: gli esseri umani hanno causato la crisi climatica e gli effetti neurologici che ne risultano, e saranno gli esseri umani, con tutta una serie di buone pratiche ma soprattutto con la solidarieta, a farli regredire. questo libro non e l?onda che c

in oltre vent`anni di esperienza nel campo della meteorologia e della climatologia, giulio betti ha visto crescere, insieme alla temperatura globale, anche la platea di persone interessate, in forme diverse, al cambiamento climatico. domande, riflessioni e dubbi assolutamente leciti convivono con teorie bislacche, provocazioni, fake news e mezze verita` che molto spesso nascono e si amplificano sui social media ma poi, purtroppo, finiscono sui principali mezzi d`informazione senza essere contestualizzate a dovere. nonostante la climatologia sia una materia scientifica multidisciplinare tutt`altro che semplice, ultimamente e` diventata il "naso di cyrano" sul quale chiunque si sente autorizzato a dire la sua. ma perche` cosi` tanta attenzione? la risposta e` semplice: le oscillazioni del clima influenzano le nostre abitudini e la nostra vita, lo fanno da sempre, mettendo l`umanita` nelle condizioni di prosperare o regredire. il caldo in estate o il freddo in inverno, la neve in montagna o la pioggia in autunno: fanno parte di noi, ci fanno sentire al sicuro. l`attuale trasformazione impatta proprio sulla quotidianita`, minacciando lo stile di vita e quindi il nostro benessere. tocca sia la sfera intima e personale che i grandi interessi economici e politici. ha sempre fatto caldo! mette ordine, in maniera scientificamente ortodossa ma con un linguaggio semplice (e molto spesso divertente), al caos e alle banalizzazioni che hanno svilito il dibattito pubblico sul cambiamento climatico. una guida che aiutera` i non esperti a orientarsi tra le leggende piu` diffuse - annibale che valica le alpi con gli elefanti, erik il rosso che approda in groenlandia, il ruolo dell`attivita` solare e della co nell`aumento delle temperature, il ritiro dei ghiacciai, l`innalzamento dei mari -, veri e propri "classici" della disinformazione, ma sapra` anche fornirci le chiavi della speranza attraverso esempi concreti di lotta al cambiamento climatico che funzionano e portano benefici tan

in questo saggio allegro e documentato, william alexander indaga come il pomodoro sia passato da essere ignorato e disprezzato fino a diventare straordinariamente popolare in tutto il mondo. i primi a farne menzione furono i conquistadores spagnoli che lo scoprirono demolendo la civilta` azteca e lo portarono in europa. quando il pomodoro prese a circolare in italia, risultava talmente strano che la gente non capiva nemmeno che parte se ne dovesse mangiare. ci furono esperti gourmand che lo dichiararono non commestibile dopo averne masticato attentamente le foglie. fu addirittura giudicato velenoso da molti perche` imparentato con la belladonna, ed e` stato cosi` ignorato per secoli. quando, sempre in italia, il consumo di pomodori ebbe finalmente inizio, a provarli furono soprattutto personaggi facoltosi e potenti, in cerca di degustazioni esotiche, come i gastronomi curiosi e avventurosi che, trovandosi in giappone, non tralasciano di cimentarsi col fugu, il leggendario pesce palla potenzialmente letale della cucina nipponica. alexander ci mostra come il pomodoro si sia trasformato, nel corso dei secoli, nell`utilizzo e nella percezione: da cibo raro a merce industriale. quando la sua coltivazione esplose, negli stati uniti, venne inventato il ketchup come modo per utilizzare gli scarti lasciati dopo l`inscatolamento... supportato da una ricerca storica e botanica accurata, una scrittura chiara e divulgativa e tempi comici ben calibrati, william alexander intreccia viaggi, leggende, umorismo, avventure (ma anche disavventure) per seguire la scia del pomodoro attraverso la storia. un racconto rocambolesco ed epico in cui non mancano eroi, artisti, conquistatori e mafiosi. una guida appetitosa sull`alimento che strega il nostro palato da sempre.,

dalla comparsa delle prime piante sulla terra, milioni di anni fa, le foreste tropicali hanno giocato un ruolo chiave nell`evoluzione dell`atmosfera, dei dinosauri, dei primi mammiferi e persino della nostra specie. per molti di noi, le foreste tropicali sono un regno lontanissimo che rimane confinato in film come tarzan o apocalypto e non ha nulla a che fare con la vita di tutti i giorni. un`idea che, curiosamente, modella non solo il pensiero popolare, ma anche quello accademico. eppure, queste fantastiche distese verdi sono capaci di influenzare la temperatura del pianeta, formare le piogge, pulire l`aria, fornire cibo e materie prime essenziali. presentandoci una serie di nuove e clamorose prove acquisite attraverso tecniche di ricerca all`avanguardia - dalla scansione laser dal cielo, allo studio genetico delle piante in laboratorio - l`archeologo patrick roberts ci dimostra che la nostra visione degli esseri umani come "specialisti della savana" e` sbagliata e che, contrariamente a quanto abbiamo sempre sentito dire, le foreste tropicali non sono affatto luoghi inospitali bensi` la vera culla della civilta`. i nostri predecessori hanno infatti cominciato molto presto non solo a vivere ma anche a modificare questo ambiente, tanto che oggi possiamo affermare che l`antropocene sia iniziato proprio qui, seimila anni fa. successivamente, il colonialismo europeo ha avviato uno sfruttamento delle risorse senza precedenti, innescando una massiccia deforestazione finalizzata al sorgere delle miniere e allo sviluppo di piantagioni di monocolture, con effetti devastanti sia per l`erosione del suolo che per il brutale sradicamento di milioni di persone dalle loro terre. dalle foreste pluviali piene di sanguisughe dello sri lanka, a quelle secche e infiammabili dell`australia, dalle foreste nebulose del messico, all`amazzonia brulicante di vita, patrick roberts ha lavorato come un pioniere inseguendo per dieci anni un`idea inedita e rivoluzionaria. con questo libro, ci rac

stefano mancuso, botanico, tra le massime autorita` mondiali nel campo della neurobiologia vegetale, ci accompagna in un viaggio tra i segreti della natura. le piante sono un mondo pieno di storie interessanti, ma soprattutto importanti per la nostra stessa sopravvivenza. quello che sappiamo o che crediamo di sapere su di loro e` molto poco e quel poco e` di solito sbagliato. riteniamo che le piante siano esseri passivi, inerti, piu` prossimi all`inorganico che alla vita attiva degli animali. e vero il contrario. le piante, infatti, non solo si nutrono e crescono, ma respirano, comunicano tra loro, reagiscono ai mutamenti dell`ambiente circostante, si muovono, imparano e memorizzano. soprattutto, con la loro peculiare complessita`, ci propongono modelli innovativi per le nostre relazioni sociali e per i nostri modelli organizzativi. il libro botanica e` legato a uno spettacolo multimediale di grande originalita`, nato dalla collaborazione tra il professor mancuso e il collettivo musicale deproducers, e reso possibile grazie alla sensibilita` e all`impegno di aboca. nel libro, come nello spettacolo, il racconto del mondo vegetale si svolge tra il passato e il futuro, tra la storia e l`ecologia, e fluisce con la forza di una grande narrazione e con la sorpresa che sempre suscita una scoperta scientifica.