
il lascito lirico di properzio, ancora oggi, stupisce per la freschezza del suo linguaggio e della sua ispirazione. dei quattro libri che compongono le sue elegie (elegiarum libri iv) il piu` celebre e` sicuramente il primo (monobiblos, "libro unico"), prima raccolta pubblicata nel 28 a.c. e dedicata alla donna amata, cinzia, secondo la tradizione dei poeti alessandrini. costituito da ventidue elegie, e` noto anche sotto il titolo di cynthia (nei manoscritti). vi si canta prevalentemente l`amore impossibile per cinzia con l`aiuto di un ricco repertorio di figure mitologiche. anche nel secondo libro, in trentaquattro componimenti, prevale di gran lunga sugli altri temi l`amore per cinzia. insomma: cinzia resto` per gran parte della vita del poeta la sua prima ispirazione, nella gioia come nel dolore, entrando di prepotenza - per non uscirne mai piu` - nel canone delle grandi muse letterarie. un modello che nei secoli e` tornato a vivere nelle opere dei tanti poeti che a properzio hanno guardato come a un modello, da ariosto a goethe, fino al novecento.